Spider-Man arriva a Ravenna per combattere la sua battaglia pro Ius Soli

L'Uomo Ragno farà visita alla città bizantina giovedì 15 febbraio e tramite alcuni volantini divulgherà il suo slogan: "Io non uso la violenza, ma il dialogo costruttivo"

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Mauro Merlino è lo Spider-Man ufficiale italiano. Giovedì 15 febbraio sarà a Ravenna, dove chiederà ancora una volta che venga approvata la legge sullo Ius Soli. Un blitz annunciato. Merlino annuncia che lascerà in giro per le strade della città bizantina un volantino con la scritta: “Io non uso la violenza, ma il dialogo costruttivo”.

“Perché – dice – dobbiamo insegnare ai nostri figli la cultura dell’accoglienza e non della differenza vista in modo negativo”. L’Uomo Ragno italiano ha organizzato un vero e proprio tour lungo tutto lo Stivale. E, dopo essere stato a Ferrara e a Pistoia, approderà a Ravenna. Il 10 febbraio invece si recherà a Milano e nelle periferie romane l’11.

È stato contattato da molti giornalisti e Tv, una inaspettata chiamata anche dalla Presidente Laura Boldrini che si complimentava per l’impegno. Merlino ha sicuramente idee molto chiare. Gli è stato chiesto un parere su Matteo Salvini e la sua risposta è stata semplice ma chiara: “Salvini chi?”

Alla domanda se ha paura di ritorsioni risponde: “Ho più paura di lasciare ai mie figli il mondo in mano agli ottusi, io non ho timore, siamo in vita per un motivo, poi sta ad ognuno di noi dare un senso alla propria esistenza. Qualcuno diceva: se salvi una vita salvi il mondo. Ecco, io cerco solo di fare la cosa giusta nei confronti di chi ad oggi è discriminato senza aver fatto nulla di male.

                                         

“Il problema è che ci sono guerre che non lasciano scampo se c’è anche chi alza muri. Noi italiani siamo fortunati e non ce ne rendiamo conto. Ma la confusione è tanta – continua Merlino -: migranti, residenti, delinquenti, richiedenti asilo, presunti terroristi, insomma un minestrone servito agli italiani per creare paure e caos.”

“Ottocentomila bambini sono stati messi in un angolo e non vedranno riconosciuto il loro stato – conclude -. Si deve fare chiarezza e non ascoltare chi semina odio per interessi di poltrona”.

                                      

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