Il 17 febbraio è la Festa del Gatto. Sono 921 le Colonie feline censite nel Comune di Ravenna

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Il 17 febbraio si celebra la Festa del Gatto. Una ricorrenza che certamente gli amanti di questi affascinanti felini festeggeranno in maniera speciale. Ma se si parla di “Gatto Day” è giusto non dimenticare che nel nostro territorio sono migliaia i gatti che “non vivono” coccolati tra le mura domestiche. Nel Comune di Ravenna ci sono ben 921 colonie feline censite tra città e forese. Stefania Mancini, presidente dell’Associazione “Ravenna Gatto“, ieri mattina – quando l’abbiamo contattata – si trovava proprio in una di queste colonie: “la nostra associazione collabora con il Comune di Ravenna nell’attività di censimento, gestione, tutela e cura delle colonie feline” ci ha spiegato. 

“Una delle nostre principali attività è la cattura e la sterilizzazione dei randagi. A tale riguardo la situazione a Ravenna città è abbastanza sotto controllo. Le criticità maggiori ci sono nella zona mare, in campagna o nella zona industriale – prosegue la Mancini -. Purtoppo la cultura della sterilizzazione non è ancora ben radicata. In molti preferiscono evitare di far operare il gatto e poi si ritrovano con cucciolate numerose, da 10 o 15 micini, e decidono di abbandonarle o sopprimerle, a volte in maniera davvero barbara. Noi cerchiamo di diffondere questa cultura ma ci sono ancora sacche di resistenza. È importante sterilizzare sia i maschi che le femmine, perchè solo così si può evitare che i cuccioli vengano uccisi o abbandonati e al tempo stesso tenere sotto controllo il fenomeno del randagismo”. 

Sono una quindicina le colonie seguite dall’associazione, alcune composte solo da un paio di gatti, altre da una decina. In particolare l’Associazione “Ravenna Gatto” cura la Colonia n.13, Il Rifugio Piomboni in Via Trieste, dove vivono circa 50 felini. “Abbiamo due giardini separati, dove i gatti vivono, liberi di entrare e uscire. Ognuno di loro ha una storia speciale. Purtroppo la piaga dell’abbandono non è facile da debellare. Le persone vogliono il gattino di pochi mesi, ma non si rendono conto che poi i gattini crescono, vanno curati, c’è il costo del veterinario, delle medicine, ecc.. e così li abbandonano o rinunciano. Vede – prosegue la Mancini – serve maggiore responsabilità. Se si decide di far entrare un animale nella propria vita, poi bisogna averne cura. Non si deve decidere con leggerezza e bisogna tenerli anche quando invecchiano“.

                                

“Noi cerchiamo di intervenire prontamente, non appena veniamo informati della presenza di una nuova colonia felina – prosegue la presidentessa di “Ravenna Gatto” -. Proprio questa mattina ero nella zona di Via Baiona, per noi una delle zone di maggior criticità. Mi hanno avvisata che vi era una nuova colonia, formata da una decina di gatti. Siamo riusciti a prenderli ed ora ci occuperemo di farli sterilizzare, dal veterinario della Ausl di Ravenna e poi li riporteremo qui, nel loro “habitat”. Proprio in questa zona, la scorsa estate vennero abbandonate due scatole piene di gattini appena nati. In una ve ne erano 9, nell’altra 7. Purtoppo la maggior parte non riuscì a sopravvivere“.

“In questi 15 anni di attività – conclude la Mancini – ci siamo occupati di migliaia di gatti. Riceviamo dei fondi dal Comune, con cui abbiamo una convenzione, ma a volte non bastano e ce li mettiamo di tasca nostra. L’altra cosa importante riguarda il servizio veterinario dell’Ausl. La dottoressa con cui collaboriamo è sempre molto disponibile, ma in questo periodo dell’anno, che per noi è il momento clou per la sterilizzazione delle gatte, servirebbe un potenziamento del servizio, per permetterci di ridurre i tempi”. 

“Noi, così come altre associazioni, facciamo il possibile per prenderci cura di questi animali. Il nostro obbiettivo è evitare che ci siano gatti randagi, malnutriti, malati o maltrattati, ma è chiaro che se non cambia la cultura e la mentalità della gente, la nostra è e sarà un’impresa senza fine” – conclude la Mancini.

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