Festival Subsidenze. Miccoli: nuovi murales in zona Darsena. A Ravenna circa 100 opere di Street art

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Sono 4 le grandi opere di street art realizzate nella zona della Darsena, nelle ultime settimane, da 4 grandi artisti italiani famosi a livello internazionale: in via Gulli vi sono le grandi opere di Ericailcane e Bastardilla e l’omaggio di Basik al “Grande Ferro R” di Alberto Burri; mentre NemO’s ha realizzato un murales in via Grado.”Abbiamo scelto 4 artisti che si caratterizzano per portare un doppio messaggio “artistico e sociale” – spiega Marco Miccoli direttore artistico del Festival Subsidenze -. Sono artisti che hanno lavorato in tutto in mondo e molto seguiti da ammiratori ed esperti del settore”. 

“Nel murales in Via Gulli, Basik ad esempio ha sottolineato l’importanza dell’opera di Burri “Grande Ferro R”, che negli ultimi anni a Ravenna non è stata adeguatemente valorizzata mentre NemO’s ha voluto fare un’opera che rappresenta la Voce della Darsena, con denti umanizzati. Non si tratta solo decorazioni per abbellire la facciata di un palazzo” sottilinea Miccoli. 

“In questi 5 anni il Festival si è evoluto. Abbiamo scelto di focalizzarci solo sulla zona Darsena, lasciando all’artista la possibilità di esprimersi liberamente, a 360 gradi. Forse ad essere cambiato, negli anni, è il rapporto tra “cittadini e murales” – dichiara Miccoli -. Oggi ci sono persone che mi dicono che vorrebbero un murales su ogni palazzo di Via Gulli. Ogni anno, all’inizio, troviamo persone inizialmente scettiche che poi si ricredono. Proprio nel caso dei murales di Ericailcane e Bastardilla, all’inizio alcuni residenti avevano sollevato un pò di dubbi, ma alla fine mi hanno chiesto di far realizzare delle opere di street art anche nelle pareti interne alla corte. Anche nel caso dell’opera di NemO’s, inizialmente abbiamo avuto dei problemi: i vicini del palazzo non volevano nessun tipo di murales ed i lavori sono stati ritardati per un paio di giorni. Poi la situzione si è risolta. Però mi sento di dire che, di solito, ad opera conclusa anche gli scettici si ricredono. L’80% dei residenti,  a lavoro terminato, apprezza i murales, solo un 20% resta contrario – sottolinea Miccoli.

            

            Le opere di Ericailcane e Bastardilla

C’è un turismo legato alla street art, soprattutto di visitatori stranieri. D’estate ricevo numerosissime mail da parte di stranieri interessati a fare il tour dei murales ravennati. Ravenna ad oggi può vantare una centinaio di opere di street art. Sono 25 i grandi murales realizzati in questi 5 anni di Festival; una 15ina le opere realizzate dall’artista toscano Blub nelle vie della città; 35 quelle di Invaders, senza contare quelle di Ericailcane per Ravenna 2019 e il Volto di Dante di Kobra. A breve sarà pronta una nuova “cartina di Ravenna” aggiornata con tutte le opere di street art. Ravenna è una galleria di opere d’arte contemporanee a cielo aperto. Solo per dare un’idea: Ravenna è l’unica città italiana che può vantare di avere numerose opere di Invaders. L’artista aveva lavorato anche a Roma, ma là le opere sono state staccate da “ammiratori” o collezionisti. E quindi, quello di Ravenna è ad oggi un primato a livello nazionale” – conclude Miccoli.

        

       Dettaglio dell’opera di NemO’s

 

Dalla prossima settimana il festival di street art Subsidenze, realizzato dall’Associazione Culturale Indastria in compartecipazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna, si concentrerà nella realizzazione, nelle giornate dell’8-9-10 maggio, del laboratorio nella Scuola Primaria “Garibaldi” con l’artista Luogo Comune e sul workshop gratuito per ragazzi dai 7 ai 16 anni con l’artista Basik presso Magazzeno Art Gallery in collaborazione con Ra-dici, che si terrà sabato 11 maggio dalla ore 15:00.
Per iscrizioni al workshop di Basik scrivere alla seguente mail info@indastria.zone
Il Festival è realizzato grazie agli sponsor tecnici: Acer, Ral Color, Romagna Piattaforme e L’Angolo della piada

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