Dalla Regione 470mila euro per creare nuove strutture dedicate a donne vittime di violenza

Cresce in Emilia-Romagna la rete di prevenzione, ascolto e protezione a sostegno delle donne che subiscono violenza. Per l’apertura di sportelli, centri antiviolenza e case rifugio la Regione ha varato un nuovo bando che mette a disposizione circa 470mila euro per gli enti locali del territorio emiliano-romagnolo.

L’obiettivo è quello di garantire una copertura regionale più omogenea e una maggiore ricettività nel rispetto dei requisiti previsti dalle normative nazionali, per dare a tutte le donne le stesse opportunità di ascolto, accoglienza e protezione nel difficile percorso di uscita dalla condizione in cui si abbia subìto violenza.

“Potenziare i servizi significa aiutare l’emersione di un fenomeno drammatico, che spesso si consuma dentro le mura domestiche sino alle estreme conseguenze che leggiamo ogni giorno nelle pagine di cronaca. Noi vogliamo che le donne possano recarsi in presidi territoriali a loro vicini per poter ricevere il supporto di cui hanno bisogno– dichiara l’assessora regionale alle Pari opportunità, Emma Petitti-. Tanto ancora si può fare, ma è imprescindibile far sapere alle donne che possono contare in una rete di protezione stabile e competente quale quella dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio iscritte all’Elenco regionale. Dal 2016 a oggi la nostra regione, grazie a tre bandi regionali, ha visto un incremento continuo delle strutture dedicate al contrasto alla violenza di genere, che ha portato agli attuali 21 centri antiviolenza e 40 case rifugio, per un totale di 288 posti letto”.