Slow Food Ravenna rende omaggio alla cucina di Alfonso Caputo della Taverna del Capitano

Lunedì 28 ottobre alle ore 20,30 presso il Grand Hotel Mattei di via Enrico Mattei 25 a Ravenna – a conclusione della manifestazione GiovinBacco in Piazza – Slow Food Ravenna organizza una cena che è un omaggio alla grande cucina italiana interpretata da Alfonso Caputo e Mariella Caputo (la sorella sommelier) della Taverna del Capitano il famoso ristorante con locanda in località Marina del Cantone di Nerano, Massalubrense (NA). Il ristorante vanta una stella Michelin e racconta da una generazione storie di mare, di pesce e di barche, perchè sorge dove l’acqua si può quasi toccare e il profumo della salsedine inebria le narici.

Il menù prevede un Aperitivo di benvenuto con stuzzichini a cura del Sindacato Panificatori di Ravenna e poi alcuni piatti straordinari di Alfonso Caputo: La Ricciola Marinata con briciole di crostini agliati, burrata di bufala, pomodorini secchi e olive nere, Gli Spaghetti alla Nerano con zucchini e basilico, Il Nasello del Mediterraneo al finocchietto selvatico, acqua di cavolo nero e pomodoro, Il Limone della Costiera il soffiato, il gelato e la sua salsa. I vini in abbinamento sono stati selezionati tra le cantine presenti a GiovinBacco. Il costo della cena è 65,00 euro per soci Slow Food, 70,00 euro per i non soci.

Info e prenotazioni: entro sabato 26 ottobre telefonando al 335-375212 o inviando una mail a maurozanarini@gmail.com

Alfonso Caputo. Nonostante il diploma in Ragioneria, Alfonso decide di voler intraprendere la carriera dei fornelli ma lo fa, imprevedibilmente, non al fianco di mamma Grazia. Non da subito almeno. Infatti, Alfonso muove i suoi primi passi in cucina nel 1989 nel tempio dell’alta gastronomia italiana di Gualtiero Marchesi. Per poi negli anni successivi gira il mondo, dalla Francia al Giappone, per apprendere i più profondi segreti del mestiere e di diverse culture culinarie internazionali. Nel 1993 entra a far parte dell’Associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe.
“Ogni giorno alla mia tavola – dice – celebriamo la varietà della cucina campana che è cucina di natura, stagioni, ingredienti e territorio. Attraverso il rispetto e la valorizzazione delle materie prime e della tradizione, posso garantire una memoria storica ai giovani che li leghi al passato e apra una strada verso il futuro. Il mio imperativo è rispettare i prodotti del luogo, seguendo il più possibile la stagionalità entrare in sintonia con l’ambiente circostante, vivere in simbiosi con esso: solo così possiamo avvicinarci al giusto modo di rappresentare la cucina mediterranea. Per questo meritano un ringraziamento particolare i pescatori della baia di Nerano, Agostino, Amerigo e Antonio; i contadini delle campagne di Scafati, Gragnano e Massa Lubrense Vincenzo, Rosalia e Menicuccio; gli allevatori Benedetto e Giacomo del casertano, dell’avellinese e del beneventano per tutto ciò che ogni giorno ci offrono, che ci arricchisce di conoscenze, profumi e sapori. Nella cucina c’è tutto la civiltà e la storia!”

Mariella Caputo è un’amica di GiovinBacco. Da anni fa parte della giuria della manifestazione che seleziona i migliori Sangiovesi e Albane del territorio. Seguendo le orme paterne Mariella inizia a frequentare i corsi di sommelier dell’A.I.S. fino a diventare primo sommelier della Campania e finalista al concorso Primo sommelier d’Italia del 1994.

Durante la cena la poliedrica artista Barbara O’Neil si esibirà nel suo “Deep Musical Sensations”, un concerto che si preannuncia ricco di emozioni. Accompagnandosi al pianoforte, ci proporrà grandi classici pop e standard internazionali che, insieme a brani più ricercati, avranno l’obiettivo di far confluire le emozioni di performer e ascoltatori in un unico viaggio dal sapore indimenticabile.

Nell’occasione verrà consegnato il premio “É bdòcc d’ör”(il pidocchio o cozza d’oro). È un riconoscimento assegnato da GiovinBacco ogni anno al personaggio che ha saputo valorizzare il territorio, la cucina e i prodotti d’eccellenza della Romagna. Il premio di quest’anno sarà assegnato a Franco Spada agronomo e Presidente Consorzio DOP Brisighella. Questa la motivazione: “Franco Spada ha il grande merito di avere valorizzato sin da subito gli olii di Brisighella previlegiando due cultivar di valore straordinario, la ghiacciola e la nostrana di Brisighella raccolte e lavorate in tempo reale con una precisa programmazione di lavoro esclusiva delle due varietà. In Italia è stato tra i primissimi ad usare il metodo Sinolea di estrazione dell’olio, il più moderno e naturale e ha portato a livelli di straordinaria qualità gli olii di Brisighella, i primi ad ottenere la DOP in Italia. Sino dagli anni settanta sono entrati nella migliore ristorazione italiana contribuendo a sensibilizzare il consumatore attento alla richiesta di un olio di qualità. Una storia esemplare, l’eccellenza di una piccola realtà in terra di Romagna. Nel mondo degli olii italiani è stato un protagonista assoluto in un mondo dove c’è di tutto.”