Ravenna. Su “bretella Mattei” e Frutteto Sociale botta e risposta tra Comune e Legambiente

In merito alla realizzazione della cosiddetta “bretella Mattei” nel quartiere San Giuseppe e alle polemiche sollevate nei giorni scorsi da Legambiente Ravenna, l’Amministrazione comunale è intervenuta precisando che: “la “bretella” costituirà il completamento della circuitazione nord del capoluogo e che l’intervento servirà a rendere più scorrevole e sicura la circolazione e a ridurre il flusso dei mezzi pesanti in ambito urbano; non pregiudicherà l’esistenza del frutteto sociale”.
“Il patto di collaborazione sottoscritto da Comune, Acer e soggetti promotori del progetto del frutteto sociale ha individuato come area per la realizzazione del frutteto sociale la zona verde di proprietà comunale compresa tra il retro delle case di via Patuelli, gestite da Acer per conto del Comune, e la linea ferroviaria, pari a circa 2.300 metri quadri – prosegue la nota inviata dal Comune -. Tale area non è interessata dal tracciato della prevista nuova bretella  come confermato dalla progettazione preliminare presentata al Comune dal soggetto privato cui competerà la realizzazione dell’opera stradale. La previsione urbanistica risale al Piano strutturale comunale approvato nel 2007 e al Piano operativo comunale 2010 – 2015. La realizzazione dell’intervento e dei comparti che lo riguardano seguirà naturalmente tutti i percorsi autorizzativi e amministrativi previsti dalla legge”.

Non è tardata la replica di Legambiente alla risposta del Comune di Ravenna, precisando che “la posizione emersa dall’associazione rispetto la possibilità che la strada passasse all’interno dell’area del “Frutteto Sociale” è scaturita dal rendering reso pubblico da Ravenna e Dintorni del 5-11 dicembre in prima pagina (vedi foto ). Indipendentemente dal fatto che la strada passi o meno su quell’area riteniamo assurda l’urbanizzazione in previsione e l’inadeguatezza della bretella”.
L’associazione chiede pertanto di poter avere accesso ai dettagli della pianificazione, così da poter puntualmente verificare la natura dei progetti.
“Non vorremmo si trattasse solo di dichiarazioni tranquillizzanti nell’eventuale prospettiva che un piano del genere non verrà mai realizzato nell’effettivo, quindi che il problema non si ripresenterà in futuro. In ogni caso, si chiede la massima trasparenza circa il tracciato della strada ”- conclude l’associazione.