Una poesia al giorno. Raymond Carver: “Attesa”

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“Stiamo un po’ facendo il giro del mondo con la poesia – dicono da Invasioni Poetiche di Ravenna -: Mario Benedetti e l’Uruguai, Wislawa Szymborska e la Polonia, Raymond Carver e gli Stati Uniti, Pablo Neruda e il Cile, poi i nostri tre scrittori italiani De Luca, Gualtieri e Arminio. Non potendoci muovere, guardiamo il mondo attraverso le parole dei poeti come se quello sguardo ci portasse in casa sogni e speranze che poi, passata la tempesta, potremo vivere nel mondo. Oggi la poesia ci fornisce le indicazioni per tornare in quella che per ognuno di noi è casa”. Ecco la poesia di oggi.

Attesa

Esci dalla statale a sinistra e
scendi giù dal colle. Arrivato
in fondo, gira ancora a sinistra.
Continua sempre a sinistra. La strada
arriva a un bivio. Ancora a sinistra.
C’è un torrente, sulla sinistra.
Prosegui. Poco prima
della fine della strada incroci
un’altra strada. Prendi quella
e nessun’altra. Altrimenti
ti rovinerai la vita
per sempre. C’è una casa di tronchi
con il tetto di tavole, a sinistra.
Non è quella che cerchi. È quella
appresso, subito dopo
una salita. La casa
dove gli alberi sono carichi
di frutta. Dove flox, forsizia e calendula
crescono rigogliose. È quella
la casa dove, in piedi sulla soglia,
c’è una donna
con il sole nei capelli. Quella
che è rimasta in attesa
fino a ora.
La donna che ti ama.
L’unica che può dirti:
«Come mai ci hai messo tanto?»
 

Raymond Carver

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