Le proposte di Unione Cicloturistica Baracca di Lugo e Baracca Lugo Mtb per una nuova mobilità

L’Unione Cicloturistica Francesco Baracca di Lugo e Baracca Lugo Mtb hanno presentato un pacchetto di proposte per la mobilità in bicicletta in Bassa Romagna dopo l’emergenza Coronavirus, “consapevoli che ci si dovrà comunque abituare a convivere con questo virus per un certo lasso di tempo e che questo renderà necessario introdurre una serie di modifiche anche nel nostro modo di vivere quotidiano e  in particolare agli aspetti che riguardano la mobilità delle persone”.

Il documento, dal titolo “LE PROPOSTE DELLA CICLOTURISTICA BARACCA e BARACCA LUGO MTB PER UNA MOBILITÀ CICLISTICA NELLA BASSA ROMAGNA DEL DOPO CORONAVIRUS” è stato inviato alla Presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e a tutti i Sindaci dei Comuni che la compongono, chiedendo di aprire su questi temi “un confronto per riflettere sulla mobilità nel territorio e andare a ridisegnare un nuovo scenario della mobilità capace di fronteggiare i problemi dell’immediato (distanziamento, rischio che la paura del contagio incentivi ulteriormente l’uso dell’auto, ecc.) con una visione che guardi al futuro (disinquinamento, snellimento della mobilità, maggior sicurezza sulle strade, riscoperta e valorizzazione del territorio, benefici sul piano sanitario dato che il movimento aiuta per un buon mantenimento fisico e mentale).”

Queste le proposte sia per la mobilità urbana che per quella extra urbana, contenute nel documento tra cui in particolare:
– realizzare corsie preferenziali per le biciclette, ove non esistano adeguate piste ciclabili, utilizzando anche soluzioni semplici ed economiche come ad esempio il posizionamento di coni o la segnaletica orizzontale al fine di permettere percorsi sicuri e continui che colleghino i diversi punti urbani;
– distinguere tra piste pedonali e ciclabili con opportuna adeguata segnaletica;
– attrezzare aree di parcheggio sicure per le biciclette;
– nelle strade urbane, specie se strette, prevedere limitazioni della velocità a 30 km/h;
– nei sensi unici operare una esclusione per le biciclette;
– individuare specifici percorsi verso le scuole che favoriscano una mobilità sicura a piedi o in bici per i ragazzi;
– prevedere percorsi ciclabili che colleghino i centri urbani con le aree artigianali/industriali;
– individuare strade secondarie da destinare a un prevalente uso ciclistico che permettano il collegamento dei diversi centri urbani dell’Unione tra di loro, prevedendo su esse una limitazione della velocità al massimo a 30 km/h;
– utilizzare alcuni argini dei fiumi e/o canali per favorire ulteriormente il collegamento tra i diversi centri limitando così al massimo le distanze;
– intervenire nei confronti della aziende di trasporto per consentire la possibilità di caricare un maggior numero di bici a bordo dei treni e, in base all’affollamento, anche sugli autobus;
– prevedere in tutti i Comuni, come già alcuni fanno, agevolazioni per l’acquisto di biciclette;
– garantire anche in questi periodi di “tutti a casa” l’apertura dei negozi di biciclette, garantendo in questo modo la possibilità della loro manutenzione e/o riparazione.

Nel documento anche la proposta di attrezzare, oltre a quella di Cotignola, altre aree per l’avviamento in sicurezza dei bimbi al ciclismo, sistemando adeguatamente anche l’area esistente a Madonna delle Stuoie. I proponenti suggeriscono che “a livello dell’Unione dei Comuni vi fosse una figura specifica, supportata eventualmente da una cabina di regia nella quale coinvolgere i diversi portatori di interesse del territorio, per mettere a punto anche progetti specifici capaci di richiamare risorse, sia pubbliche che private, legati alla valorizzazione del territorio e di attività in esso presenti attraverso la bicicletta e i suoi percorsi.”