Le mascherine di Nonna Francy, con i musetti ricamati per aiutare l’Enpa di Bizzuno

Circa due mesi fa, durante il periodo di Lock down per Coronavirus, nonna Francesca ha rispolverato la sua macchina da cucire e si è data da fare. Cosa ha creato? Mascherine in cotone.
Ben presto quella prima risposta all’esigenza di garantire dispositivi di protezione ai suoi familiari, si è trasformata in una vera avventura. In circa due mesi la signora Francesca Servidei ha realizzato 700 mascherine, donate a chi ne aveva bisogno.

“Lo abbiamo fatto gratuitamente perché  il materiale un po’ lo avevamo in casa e un po’ ce lo avevano donato – spiega Simonetta Bosi, figlia di Francesca -. Qualcuno ci ha dato comunque un contributo che noi abbiamo girato all’Istituto Oncologico Romagnolo”.

Ma la generosità di nonna Francy ha fatto un ulteriore passo avanti con l’idea di realizzare “mascherine ad offerta libera per aiutare anche gli amici pelosetti. Abbiamo iniziato una produzione di mascherine dedicata all’Enpa Infermeria Felina di Bizzuno – spiega Simonetta- .  Ad oggi abbiamo consegnato quasi 100 mascherine e abbiamo ricevuto un secondo ordine di 70 mascherine, pronte per essere ricamate. Sì perché su ogni mascherina viene ricamato il musetto di gatto. Poi a consegna ultimata, porteremo le offerte all’Enpa”.

“Tutto ciò è  stato possibile grazie alla pazienza della mia mamma Francesca, una mamma dal cuore grande… Imperterrita si messa a cucire con tutto l’amore che solo una mamma può avere” conclude Simonetta, garantendo che “non ci fermeremo, le nostre iniziative continueranno”.

Per info contattare Simonetta Bosi, attraverso il profilo facebook @simonettabosi