Mattia Santori scrive alle Sardine: cari amici vi scrivo per dirvi che così non va… e invita a non sprecare tutto

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Le Sardine sono state – a sorpresa – il movimento che ha caratterizzato tutta una stagione fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, fino all’arrivo del virus. Hanno dato la scossa alla politica, soprattutto a quella di centrosinistra, hanno messo i bastoni fra le ruote ai disegni di Matteo Salvini e l’hanno messo in crisi, fino a contribuire in maniera robusta alla sua sconfitta elettorale in Emilia-Romagna. Poi le Sardine si sono messe a discutere – e a litigare – su cosa volevano diventare da grandi. Chi voleva fare un partito. E chi no. Chi accusava qualcuno di cercare visibilità e candidature. E chi reagiva scandalizzato. Insomma, le Sardine sono finite in acque agitate. Poi è arrivato il virus e le acque sono diventate praticamente morte. Perché da settimane e mesi di Sardine non si parla più. Da ultimo, un sussulto. È di qualche ora fa il post che il promotore del movimento, l’uomo-immagine che tutti hanno visto tante volte in tv – Mattia Santori – ha scritto agli attivisti su Facebook, sulla pagina ufficiale 6000 sardine che conta ancora oltre 315 mila followers. Eccone il contenuto. Santori dà appuntamento a giovedì 28 maggio alle 19: dirà tutto quello che vuole dire e poi si prenderà una pausa. Che ne sarà delle Sardine a quel punto non si sa.

LA LETTERA DI MATTIA SANTORI ALLE SARDINE

Ciao a tutti, mi chiamo Mattia Santori e sette mesi fa ho trascinato tre amici in una follia. Poi le cose si sono messe talmente tanto bene (o male, dipende dai punti di vista) che adesso mi sento responsabile di diverse centinaia di persone che aspettano un mio segnale per procedere o retrocedere. Persone, spesso amici, che hanno donato alle sardine tanto tempo, togliendo spazio ai propri affetti, ai propri hobby o semplicemente a faccende più divertenti e leggere.

Questa responsabilità mi pesa, come mi pesano i dissidi interni, le litigate per i post e le paranoie complottiste. Sette mesi fa non frequentavo i social, non seguivo i talk show e usavo a malapena whatsapp web. Sette mesi fa sorridevo e mi fidavo delle persone. Ora è tutto diverso. So che avete notato uno stallo in queste settimane. Non vi nego che questo stallo è dovuto alla stanchezza e alla paura che tutto il lavoro fatto fin qui si traduca in un vantaggio per pochi e in una delusione per molti. Questa stanchezza e questa paura non sono solo mie. Altrimenti non sarei qui a raccontarvele. Altrimenti non avrei avuto una battuta d’arresto. Tante volte ho proposto di trovare un’alternativa alla mia persona. Per tantissimo tempo ho lavorato per abilitare una struttura che non dipendesse da me. Eppure mi rendo conto che non posso scappare dalla mia responsabilità nei vostri confronti. Quindi tocca a me fare la prossima mossa. Conscio che non piaccio a tutti, conscio che qualcuno preferisce farmi le scarpe e screditare alle spalle me e le persone che mi supportano. Ma consapevole che purtroppo, per quanto abbia provato per mesi a cercare di mediare tra le idee di tutti, non riesco a distaccarmi dall’idea precisa che ho sempre avuto delle sardine.

So di essere in minoranza. So che molti di voi non si sentono a proprio agio nella dimensione puramente etica e culturale della politica. Non vi bastano le piantine, avete idee molto strutturate, sapete un sacco di cose. Vi invidio per questo. Ma sento che più prendiamo la direzione politica più finiamo per imitare gli altri. Più rincorriamo i like più caschiamo nella trappola del narcisismo. Nelle piazze delle sardine ci sono innovazione, purezza, novità. C’è coinvolgimento. Non c’è la paura di non riuscire, ma l’eccitazione di chi ci prova per la prima volta. Nelle petizioni, nei post eterni e nelle prese di posizione io spesso colgo solo tanta frustrazione e saccenza. Ma capisco che sia un mio limite.

Il manifesto valoriale è pronto. Ma abbiamo capito che un manifesto politico oggi porterebbe a nuovi litigi, a tante incomprensioni e una marea di chiacchiere sterili. Stessa cosa per la struttura. È necessario organizzarci, ma la struttura a cui abbiamo lavorato è oggettivamente precoce per un gruppo di persone che manco si fidano tra loro, né si conoscono. In tutto questo è quasi giugno, veniamo da tre mesi di schermi, video call, lettere e bozze di manifesti. La vita riparte e le truppe sono stanche. Non voglio assumermi la responsabilità di generare una massa di frustrati rabbiosi che passa più tempo sul web che nella vita reale. Il lockdown è finito e la politica può aspettare, perlomeno quella fatta a parole. Ho sempre avuto un’idea precisa di quel che avrebbero dovuto essere le sardine da grandi, e forse ho sbagliato ad aspettare tutto questo tempo a dirvela. Ma, che ci crediate o no, mi interessava davvero sapere cosa ne pensava ciascuno di voi.

Giovedì alle 19 vi dirò qual era la mia idea fin dal principio, poi vi consegneremo insieme ad Andrea, Giulia e Roberto il manifesto valoriale e ci saluteremo per una legittima pausa di riflessione e di riposo. Potrà partecipare chi vuole. Non sarà la fine delle sardine. Al massimo uno spartiacque. Sicuramente un momento di confronto sincero, corretto e dovuto. Dopo tutto questo tempo passato insieme e le relazioni a cui abbiamo dato vita ce lo dobbiamo, ve lo dobbiamo. Prima delle competenze, prima delle pagine facebook, prima delle strategie, la roba più preziosa che abbiamo sono le relazione umane che abbiamo costruito. Sarebbe un bello spreco rovinare le amicizie o le connessioni che sono nate in questi mesi soltanto per un non detto o un sentito dire. E le sardine non sopportano gli sprechi.

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Commenti

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  1. Scritto da daniela

    Forse la colpa grossa che il movimento ha sulle spalle è quella di non aver imposto al candidato di sinistra “quello che ha vinto grazie alle sardine” di mettere assessori nuovi , lontani dal poltronismo e dal nepotismo delle vecchie giunte.

    Purtroppo i vincitori hanno dimenticato ed ignorato l’apporto e hanno confermato le stesse persone!! proprio quelle che hanno avuto pochi voti dalla loro partito stesso e specialmente hanno avuto risultati davvero orribili nelle vari cariche dove hanno navigato nel passato “da veri campioni” !

    Questa riflessione deve essere presa in considerazione per non essere utilizzati un altra volta anche qui, per confermare le stesse persone che hanno fatto arrivare Ravenna a questa situazione!

    Quindi accordi ben precisi per un cambiamento radicale in questa pseudo sinistra che sopravvive solo dalla volontà della popolazione di non votare destra!! (questo per me, e sono di sinistra, non basta più!) o promesse chiari di persone nuove o lasciare la Destra competere per allontanare gli scarsi!!

    Una sardina carina carina 🙂

  2. Scritto da Demo

    Mi sa che siete proprio voi a non “andare”, caro Santori. Di errori marchiani ne avete fatti a josa, ve lo dico da vecchio comunista. Forse voi vi sentirete “post”, ma credo che che siate su un altro pianeta rispetto al mio. Per il poco tempo che mi resta non sarete mai gli eredi cui vorrei lasciare le mie “poche” eredità.

  3. Scritto da batti

    forza ragazzi questo è il momento dove ragazzi come voi siete necessari…la bestia si sta preparando a montare la protesta,,,hanno già le truppe pronte,,ultras da stadio,invasati ,e peggio..daniela espone un problema,probabilmente ha ragione,io non lo so se lei sa è utile sapere i nomi,,genericamente si può asserire che la politica di questi tempi è a livelli molto bassi e non solo in italia( si è visto col virus)per favore non vi dividete per personalismi,il personalismo ha creato i SALVINI ,I RENZI,!concime naturale!le SARDINE vivono di gruppo e piazza il virus ci ha giocato contro…un abbraccio a tutti da un attempato

  4. Scritto da Gianluca

    Alla fine aveva ragione Salvini quando a Ravenna ha detto che avrebbe mangiato un panino con le sardine….
    Sardine finite! I valori della sinistra erano ben altri. Oggi si pensa solo ai like ed al rating al termine di ogni comizio nelle piazze. Così andiamo ben poco lontano!

  5. Scritto da giorgio

    a Daniela, ne sappiamo qualcosa qui a Cervia!! 0 pudore, 0 rispetto, neanche per il povero e buon sindaco Medri che tra l’altro ha deciso a dare una mano perchè il PD si è incrinato dopo l’ultima gestione ma purtroppo si è trovato a gestire i cocci rotti del poltronismo il più sfrenato !! seguite questa storia sarà una vera favola nel diario!

  6. Scritto da Ed

    un movimento che esisteva solo CONTRO qualcun altro o qualcosa altro è normale che sparisca quando non c’è più nessuno da attaccare.

    Torna a studiare e cercati un lavoro serio, capirai che contano i CONTENUTI prima delle ideologie (suggerite all’orecchio da qualche più esperto esponente politico).

    Ad maiora

  7. Scritto da cromwell

    Una volta prima di occuparsi della Cosa Pubblica bisognava avere un mestiere che non era la dimestichezza coi social. Dovrebbe valere anche per i baldi giovanotti bolognesi che così possono approfittare del fermo per impararlo.

  8. Scritto da bat

    il movimento serve ancora di piu adesso contro SALVINI al contrario che ne pensi qualcuno(vedere quei facinorosi che alzano le mani in parlamento perchè sono criticati)di politici che non hanno fatto altro che politica c è salvini,a parte una puntato alla ruota della fortuna