Ravenna. Progetto Porta Adriana, assessore Cameliani: “Ulteriore tassello per riqualificazione Centro Storico”

Continua a Ravenna la riqualificazione di edifici storici al fine di promuovere le attività commerciali e il turismo locale valorizzando, al contempo, costruzioni e simboli facenti parte della storia ravennate. Dopo Palazzo Rasponi, Mercato Coperto e Rocca Brancaleone toccherà a Porta Adriana ricevere un intervento decisamente importante. Nella giornata del 16 giugno 2020 la giunta ravennate ha approvato un progetto preliminare di fattibilità tecnico-economica di recupero e rifunzionalizzazione del bene monumentale nel suo complesso, prevedendo una diversa distribuzione degli spazi, in base alle destinazioni d’uso ammesse (servizi culturali/ristorazione). Questo progetto, elaborato dal servizio Patrimonio d’intesa con il servizio Progettazione urbanistica, è propedeutico alla stesura di un atto, che dovrà essere votato dal consiglio comunale nel corso dell’estate, di concessione dell’utilizzo di questi spazi da parte di privati. Dopo l’approvazione di tale delibera è prevista, in autunno, l’uscita di un bando per la gestione e la valorizzazione del bene.

Il progetto, del valore di 773mila euro, sarà finanziato dal Comune per 400mila euro e dall’aggiudicatario per la restante parte. L’aggiudicatario sarà tenuto a realizzare l’intervento secondo il progetto del Comune, che ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini e del Servizio sanitario regionale. Il totale della superficie utile è di 300 metri quadri; la corte interna ne misura 36,16; la terrazza 20,03.

L’assessore Massimo Cameliani fa il punto della situazione in merito al progetto ed al bando inerente Porta Adriana: “L’amministrazione comunale procede con gli interventi di riqualificazione degli edifici storici in Centro. Ricordiamo che recenti progetti portati a compimento sono stati la riqualificazione di Palazzo Rasponi, il rinnovamento del Mercato Coperto (edificio proprietà comunale), gli investimenti con cambio gestione del bar nella Rocca Brancaleone e la trasformazione dell’area quale arena. Porta Adriana è una chicca del Centro Storico abbandonata. Nella parte interna i ciechi vendevano grano e culture ed è stata chiusa per 25 anni. La parte di cui stiamo parlando si affaccia sul cortile interno dove c’è il torrione che, purtroppo, era degradato. Nel 2016 la sovraintendenza, con il sindaco Michele De Pascale e il sottoscritto ha autorizzato la ristrutturazione del secondo progetto approvato in giunta conferendo a Porta Adriana la funzione di piccolo ristorante con un punto di accoglienza turistica. L’obiettivo infatti è quello di riqualificare Porta Adriana procedendo contemporaneamente al recupero di beni storici, così come fatto per il Mercato Coperto. Queste costruzioni, in particolare penso a Porta Adriana e alla Rocca Brancaleone sono state edificate centinaia di anni fa con funzione militare e di sicurezza e ora diventano luoghi adibiti a funzioni decisamente diverse”.

Cameliani ha concluso l’intervento ribadendo i punti di forza del progetto: “Riqualificarla è un punto d’orgoglio e se troveremo un soggetto che investe e ristruttura avrà riutilità lui ma darà anche maggior flusso al turismo e ai negozi vicini a via Cavour. Si riqualifica la corte che da su via Don Minzoni e i turisti potranno cenare nei pressi di un torrione meraviglioso che, un tempo, fungeva da fortezza difensiva. Il Bando è molto importante perché il comune mette 400.000 euro, ma ce ne vorranno altrettanti da parte di un privato. Approvato il progetto, il privato non andrà in sopraintendenza o chiederà consulenza ad architetto, perché sara sufficiente fare il bando avendo già l’approvazione dell’Ausl e della sovraintendenza. Il bando uscirà ad ottobre ed è una bella cosa per il nostro Centro Storico”.

Commenti

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  1. Scritto da mauro56

    iN foto di fine 800 sulla porta si vedono due grandi rosoni ( penso si chiamino così) ,dove sono finiti? se esistono ancora perché non rimontarli?,grazie per la risposta.

  2. Scritto da Emanuele

    Ottima notizia davvero. Mi chiedo, però, in questi chiari di luna e in questa nostra bella città, ma non certo ricca di imprenditoria, chi sborserà 350 mila Eur per il cofinanziamento… Non è tanto, è vero, ma poi ci saranno i costi di gestione dell’immobile. Spero davvero di sbagliarmi, perchè sarebbe restituito un importante pezzo di città.