Al via il corso di cucina con gli chef di RavennaFood per i ragazzi del Villaggio del Fanciullo

Prende il via oggi, mercoledì 23 settembre, il corso di cucina che l’associazione RavennaFood organizzerà nelle prossime settimane – grazie a quattro dei propri chef professionisti – per i ragazzi ospiti del Villaggio del Fanciullo. 

L’attività si inserisce all’interno dei progetti di reinserimento sociale e lavorativo organizzati dalla Fondazione. In questo contesto, il Villaggio del Fanciullo ha attivato una significativa collaborazione con RavennaFood, allo scopo di offrire reali opportunità di apprendimento agli ospiti della struttura che, una volta usciti dal loro percorso terapeutico, potranno utilizzare le competenze acquisite, altamente spendibili nel mercato del lavoro.

Il Progetto RavennaFood è l’estensione locale di “CheftoChef emiliaromagnacuochi”, la prima realtà aggregata in una città capoluogo per promuovere la qualità gastronomica. Il gruppo è formato da una ventina di attori primari (cuochi, produttori “virtuosi”, gastronomi), aperti ad altre professionalità determinanti per poter innovare davvero: medici nutraceutici, comunicatori, formatori, ricercatori.

Gli chef che ne fanno parte, le trattorie e pizzerie di qualità, le gelaterie e le caffetterie, si impegnano a rispettare i fondamenti di CheftoChef, quindi ad essere trasparenti nella presentazione dei piatti “dichiarando” i prodotti e i produttori, con l’intento di non sprecare e utilizzare al massimo la biodegradabilità.

I quattro chef coinvolti nel progetto sono Sabatino Restuccia di Eventi Catering, Davide Zanetti del Fantini Club, Raffaele Parisi del Ristorante Camping Rivaverde “da Olivia e Raffaele” e Mattia Borroni del Ristorante Alexander.

“Questo corso è veramente significativo per i nostri ragazzi – sottolinea Patrizio Lamonaca, direttore della Fondazione -: per noi è fondamentale erogare loro corsi di formazione professionalizzante durante la permanenza in comunità.  Devo inoltre aggiungere che, nonostante il difficile momento legato all’emergenza mondiale legata al Covid19, la Fondazione non si è mai fermata, continuando ad aiutare tanti ragazzi, sia giovani adulti che minori”.