Polemiche sul trasferimento di Mensa Amica nella zona Industriale Artigianale di Montaletto

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Per l’Emporio Solidale il 2021 era iniziato il raggiungimento di un nuovo grande traguardo: il trasferimento della sede in un fabbricato più spazioso, collocato nella zona Industriale Artigianale di Montaletto di Cervia (via del lavoro, 32/D). Un nuovo market solidale più ampio rispetto al precedente che permetterà all’Emporio Solidale e a Mensa Amica di raggiungere ancor più persone e famiglie in difficoltà.

La notizia però non è piaciuta alle associazioni di categoria che hanno appreso con sorpresa la notizia “di una raccolta firme, da parte di operatori e residenti, circa la possibile costruzione di un nuovo fabbricato, estremamente impattante, su un’area verde, che sarà destinato a sede della Protezione Civile, nonché di Mensa Amica, lungo la via Malva Sud, nel tratto compreso tra Via Viverone e Via Braies”.

“In premessa –    scrivono da Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato –  ci rammarichiamo di come un siffatto progetto, pur necessario ed importante, non sia stato condiviso fin dalla sua primordiale ipotesi, con le Associazioni di Categoria, considerato che va ad insediarsi in un contesto fortemente urbanizzato ed estremamente carente di parcheggi. Come si può ben evidenziare dallo status quo, l’intera area artigianale che, di fatto, viene compresa tra la linea ferroviaria e la strada statale SS 16/Adriatica, è stata progettata in malo modo, con miopia politica nel non aver previsto adeguati standard di parcheggi, che si sono rivelati (per quei pochi che erano) solo virtuali”.

“L’area artigianale negli anni si sta trasformando a servizi, quant’anche a commercio con la presenza anche di un tempio dedicato al culto, con un innumerevole aumento di persone che vi lavorano, vi transitano e che necessariamente devono poter parcheggiare nell’immediato intorno; come dicevamo, tale fenomeno è in crescita, quasi inarrestabile, per la mancanza di superfici idonee in altri contesti, che siano anche vicini al centro città – proseguono le associazioni di categoria. – Ora, pensare di introdurre un ulteriore polo attrattivo di così grande impatto, addirittura andando a sacrificare un’area verde, ci pare francamente – oltre che miope – anche inopportuno, inadeguato e privo di qualsiasi logica di servizio strutturale alla città”.

Le associazioni sono “pertanto, fortemente contrariati, oltre che per il metodo, anche per l’ipotesi progettuale, stante che il nostro territorio ha ben altre aree che può utilizzare per insediare una struttura che, ovviamente, consideriamo importante ed essenziale, ma che può trovare sede in un altro ambito. Vogliamo essere chiari, il problema non è la tipologia di struttura che si va ad insediare, ma l’insediamento stesso come attrattore di ulteriore traffico e necessità di parcheggio. Anni fa è stato inaugurato il polo della sicurezza che vede vigili del fuoco, protezione civile insieme, è stata creata una nuova struttura La Casa del Volontariato, riteniamo che l’importante struttura destinata alle persone maggiormente in difficoltà debba trovare un suo spazio maggiormente idoneo. Piuttosto, l’area artigianale di cui sopra, ha estremo bisogno di parcheggi; possiamo e dobbiamo trovarli, ricavandoli anche da alcune aree verdi, in modo parziale, con interventi non invasivi e certamente rispettosi dell’ambiente”.

Le associazioni ribadiscono: “dobbiamo risolvere una negligenza progettuale di oltre vent’anni, nel non aver colpevolmente considerato quello che poteva essere lo sviluppo dell’intera area artigianale. Sappiamo che è in corso la progettazione anche del nuovo discount “Eurospin”, che troverà collocazione nel cuscinetto di terra compreso tra la Statale SS 16/Adriatica e la via Ridracoli; ovviamente sarà prevista una dotazione di parcheggi, ma riteniamo certamente non esaustivi della richiesta della zona sia da un punto di vista quantitativo che di tipologia di sosta richiesta, ossia la prossimità al luogo di destinazione”.

La risposta di Mensa Amica Cervia non è tardata ad arrivare:

“Sembra di essere tornati indietro di 14/15 anni – scrivono – quando la campagna contro l’apertura di Mensa Amica aveva scatenato un gran parlare nel nostro Comune. Ora siamo tornati sulle bocche di molti che, però, non sanno di cosa stanno parlando. La ragione di tanto clamore è il fatto che a qualcuno è giunta notizia che nella zona artigianale in un capannone costruito ad hoc verranno trasferite Mensa Amica e la Protezione civile. L’informazione non è corretta. Il progetto è ben altro“.

Da Mensa amica arriva il ringraziamento “agli amici di CNA per la vicinanza a Mensa Amica, che con i suoi dirigenti e dipendenti ha donato importanti risorse economiche. Bisogna informarli, quindi, che chi va a cercare le firme tra gli uffici della zona non parla tanto di parcheggi mancati ma di un tipo di persone che non si vuole avere in zona: gli utenti di Mensa Amica. E’ vero, a volte possono lasciare in giro immondizia, alcuni non sono molto belli da vedere perché molti dormono sotto le stelle o in luoghi abbandonati, sono spesso extracomunitari. Ma sono esseri umani ai quali noi di Mensa Amica cerchiamo di dare la possibilità di usufruire delle necessità essenziali: essere puliti e non avere fame. Nei tanti anni di esperienze e di frequentazioni fatte alla mensa ci siamo spesso incrociati con chi, in pochi mesi, per varie vicende della vita, si è trovato a dovere attraversare la strada che separa chi guarda la fila dei miei utenti e chi la fila è costretto a farla”.

 

 

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