Casola Valsenio sta per avere un nuovo campo sportivo dopo la frana del 2015 foto

Il primo calcio al pallone è previsto per l’inizio della stagione sportiva 2022-2023, vale a dire fra poco meno di un anno: in quell’istante Casola Valsenio avrà il suo nuovo campo sportivo, che andrà a sostituire l’“Enea Nannini” di Via Cantone praticamente inghiottito per metà da un movimento franoso alle 8.45 del 25 febbraio 2015.

I lavori prenderanno ufficialmente il via al momento dell’apertura del cantiere prevista al più tardi per l’inizio di novembre alla “Furina”, area che sorge in Via del Corso, la “Strada della Lavanda” ossia la Strada provinciale 70 “del Prugno”, vicino all’incrocio con Via Macello in direzione del Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni”: a realizzarli, dovendo impiegare da contratto non più di 364 giorni, sarà la I.co.res. S.r.l. di Pozzuoli (in provincia di Napoli) che ha battuto la concorrenza della S.Te.M. S.r.l. di Aversa (in provincia di Caserta) e della Cooperativa Montana Valle del Lamone di Brisighella.

A dare l’annuncio, che ha anche il gusto di una “liberazione”, sono stati il sindaco Giorgio Sagrini che ha anche la delega allo sport, il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Maurizio Nati e l’ingegner Patrizia Barchi, dirigente del Settore Lavori pubblici dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina, che ha seguito in prima persona l’iter che sta portando il paese delle erbe e dei frutti dimenticati al suo importante traguardo.

“Il campo sportivo è fondamentale per una piccola comunità come quella casolana – ha sottolineato il primo cittadino al suo terzo mandato non consecutivo -. L’impianto sarà la casa dell’associazione sportiva dilettantistica Nuova Casola Valsenio che ne avrà la gestione, così come la vecchia associazione calcio Casola Valsenio gestiva il campo degli Olmatelli, grazie all’operato di volontari, di un valido gruppo dirigente e delle famiglie dai giovani calciatori. Ci sono già 80 ragazzi casolani che praticano il calcio e che potranno farlo senza allontanarsi troppo da casa. Il ringraziamento è grande al vicino Comune di Riolo Terme che dal 2015 ci ha permesso di utilizzare il campo sportivo di Borgo Rivola”.

Il 25 febbraio 2015 era mercoledì, il sole era sorto qualche minuto prima delle 7, un’ora e mezzo dopo una frana fece sprofondare quasi mezzo milione di metri cubi di terreno nell’alveo del torrente Senio, “mangiandosi” la metà del terreno di gioco del “Nannini” dalla parte opposta rispetto alla tribunetta degli spettatori.
“Un evento che non poteva essere prevedibile – ha affermato Giorgio Sagrini -: la frattura nel terreno non poteva essere individuata. Abbiamo accettato l’accaduto che non ha causato danni alle persone e ci siamo messi al lavoro subito. Tra l’altro la frana, tirandosi dietro anche due torri faro del campo sportivo, ha messo allo scoperto dei reperti archeologici di un insediamento preromano, su cui si sono aperti degli studi finanziati dalla Regione. Questi sono stati interrotti in quanto la Soprintendenza ai Beni architettonici ha voluto una sorveglianza stretta sui ritrovamenti, ma riprenderanno tra non molto”.

“Per arrivare ad iniziare i lavori del nuovo campo sportivo c’è voluto tanto tempo – ha raccontato il vicesindaco -: dall’individuazione del luogo più idoneo dopo avere scartato un’area vicino al Cardello per vincoli paesaggistici, alle procedure burocratiche, alla progettazione, all’esproprio di un paio di terreni, al cambio di destinazioni di aree agricole o residenziali, al reperimento dei finanziamenti, alla gara d’appalto”.

Con il contributo della Regione Emilia-Romagna, sono stati acquistati i terreni per una spesa di circa 300.000 euro; nel marzo scorso sono state sorteggiate 15 imprese da invitare alla gara d’appalto, fino a restringere a tre la scelta che è ricaduta sulla “Impresa di Costruzioni e Restauro” (I.Co.Res.) S.r.l.. “Ha presentato l’offerta più vantaggiosa – ha spiegato Patrizia Barchi – con soluzioni migliorative rispetto al progetto e con un ribasso sulla base di gara del 10,2 per cento, portando quindi la spesa a 901.775, 23 euro cui vanno aggiunti gli oneri di legge e l’Iva al 10 per cento”. Per il primo stralcio di lavori lo stanziamento previsto è di 1,6 milioni di euro.

Il nuovo campo sportivo avrà un terreno di gioco lungo 100 metri e largo 54 (per il momento quindi idoneo a partite del Campionato di Prima Categoria, ma non superiori, per cui occorre una larghezza di 56,4 metri), una tribuna scoperta per 96 spettatori, un edificio a un piano di 24 per 10 metri destinato a spogliatoi, vani tecnici e di servizio, dotato di pannelli fotovoltaici e di riscaldamento a pavimento. Il parcheggio avrà 40 stalli per il pubblico e 20 per gli atleti; i bagni per gli spettatori saranno collocati in prossimità della tribuna. I calciatori avranno a disposizione un’area di allenamento di 47 metri per 20 vicina al campo principale e agli spogliatoi.

“E’ nostra intenzione dotare il campo sportivo di illuminazione artificiale – ha evidenziato Nati -; per questo nel progetto c’è la predisposizione di quattro torri faro, che sarebbero previste in un secondo stralcio. Si può pensare che la spesa si aggiri sui 100.000 euro e vedremo nel corso dei lavori, se, con il risparmio avuto nella gara d’appalto e qualche finanziamento supplementare, sarà possibile avere anche l’impianto d’illuminazione in coda ai lavori. Sarebbe importante averlo all’inizio della stagione sportiva, perché i nostri giovani calciatori hanno disponibilità maggiore per gli allenamenti verso sera, mentre d’estate il campo potrebbe avere un buon utilizzo dopo il tramonto”.

La planimetria del Campo da Calcio