FEM NEWS – LA FINESTRA FEMMINISTA / A casa mia sono cresciuto che c’erano più fucili che posate… a proposito di armi e femminicidi

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Cronaca nera, anzi nerissima. Una quindicenne, a Portese di San Felice, sabato scorso ha perso la vita per un colpo partito accidentalmente da un fucile tenuto in mano dal fratello minore. In casa il padre cacciatore, medico legale, ex assessore deteneva legalmente una decina di armi, tra pistole e fucili. Il Comune e tutta la comunità si stringono intorno al lutto della famiglia.

Non è un femminicidio, ma è sempre una di meno. Nolite ragiona cercando la spiegazione dei fatti nei dati, soprattutto se sono disaggregati per sesso, perché mostrano la realtà dei fenomeni che spesso contraddice la loro percezione.

I dati recenti forniti da Ministero, Polizia di Stato, Cassazione, Istat mostrano che gli omicidi, e in generale tutti i reati, nel nostro paese sono in costante calo, passando da 1.633 nel 1990 a 268 nel 2020. Sembra incredibile eppure l’Italia è tra i paesi più sicuri al mondo e in Europa, superato solo da Repubblica Ceca, Slovenia e Lussemburgo.

Ma la sicurezza non è la stessa per tuttie. Ciò che non accenna a diminuire sono i reati che hanno le donne come vittime principali: violenza domestica, revenge porn, stalking, femminicidio. L’Istat segnala che nei procedimenti giudiziari crescono gli imputati per omicidio in “contesti relazionali”, così come gli ammonimenti dei Questori per violenza domestica e gli allontanamenti di partner violenti. Raccogliere i dati disaggregati per sesso serve a rivelare che per le donne, e spesso per i loro figli e figlie, è più pericoloso vivere nelle loro stesse case. Nei sette giorni di intervallo tra la scorsa Fem News e questa, tre donne sono state uccise dal loro compagno o dall’ex. Una ogni due giorni. È così ormai da molti anni.

È così ormai da molti anni.

NOLITE, che è donna e quindi in costante pericolo di vita, si preoccupa per sé e per tutte e si è domandata come gli uomini uccidono le  donne. Principalmente con i coltelli che si trovano in tutte le cucine. Secondariamente con un’arma da fuoco legalmente detenuta. Giorgio Beretta, sì avete letto bene, proprio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL), rileva che dei 93 femminicidi del 2020 ben 23 sono stati commessi da uomini detentori di armi denunciate.

Non è difficile immaginare l’impossibilità di resistere alla tentazione di usare un’arma che si ha in casa. Se molti uomini subiscono il fascino delle armi, per le donne questa attrazione diventa fatale. Non è una questione privata. Mio padre andava a caccia. Mio zio praticava la carabina. Mio nonno me l’ha lasciata in eredità. La questione è politica ed economica.

Dal 2018 chiunque, anche chi non pratica alcuna disciplina sportiva o la caccia, può detenere pistole e fucili. Per la Lega che è riuscita a fare approvare la norma con il consenso del M5S, si tratta di legittima difesa, in uno tra i paesi più sicuri al mondo.

NOLITE sa che le radici della violenza maschile e del sistema patriarcale vanno sradicate con un’azione culturale di educazione e formazione permanente.

E invece ciò che è entrato nelle scuole italiane nell’ultimo decennio è anche la cultura militare, sì proprio quella delle Forze Armate, grazie a protocolli d’intesa siglati dal Ministero della Difesa e Ministero della Pubblica Istruzione. Gli esempi sono infiniti e sottovalutati dall’opinione pubblica e dagli stessi insegnanti e genitori, perché camuffati come sviluppo fisico, motorio, ludico, socializzante, finalizzato al servizio degli altri e della difesa della nazione. Invece che al Lupetto Vittorio, NOLITE preferisce la campagna dal basso “Scuole Smilitarizzate” per un modello educativo di educazione alla pace, solidarietà, giustizia, rispetto e convivenza pacifica tra i popoli.

NOLITE ascolta infatti gli appelli delle maestre che in questi giorni denunciano i giochi che si stanno diffondendo nelle scuole primarie – ancora una volta riguardano le armi – o meglio la simulazione di possedere un’arma ed usarla per eliminare chi è stato squalificato al gioco 1, 2, 3 stella, momento ludico di gruppo privato dell’innocenza dei vecchi tempi dalla serie televisiva Squid Game, vietata ai minori di 14 anni.

Tornando all’analisi dei dati e a quello che si può fare, fin da subito è necessario un nuovo regolamento rigoroso sulla detenzione delle armi per toglierle dalle mani di potenziali assassini. Che il femminicida abbia le chiavi di casa, è un fatto; che la politica gli consenta di avere anche la pistola nel cassetto o il fucile in garage, ci sembra troppo.

In foto: “Non-Violence” (aka “The Knotted Gun”) by Carl Fredrik Reuterswärd – Turtle Bay, New York, USA

 

FemNews di Nolite

Ogni mercoledì si apre una finestra femminista su RavennaNotizie, dalla quale ogni settimana si respira aria pungente, si espongono germogli al sole, si stende la biancheria profumata al sapone di Marsiglia, si appendono lunghe trecce di aglio e peperoncino, ci si rilassa con un bicchiere di vino e l’ultima sigaretta, si parla con il vicinato, si accarezzano felini senza nome cantando Moon river, si guarda oltre con occhiali di genere. Nasce così una rubrica autonoma rispetto alla testata che gentilmente la ospita, pluralista, apartitica, decisamente femminista, che cerca di trovare il modo di agire per trasformare il mondo. Fem News ha una firma collettiva NOLITE – imperativo negativo latino omaggio alla condivisa cultura umanistica, alla passione politica, alla compulsione alla lettura, alla madre Atwood (Nolite te bastardes carborundorum, Non consentire che i bastardi ti annientino), alla lotta ancillare per dire no al pensiero dominante patriarcale, coloniale e specista.

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Commenti

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  1. Scritto da porter

    Per quel che riguarda l’uso corretto delle armi, un servizio militare di 3 o 4 mesi per tutti abituerebbe ad una maggiore attenzione sull’uso e la custodia delle armi.
    Oltre ad un efficace uso in caso di guerra o situazioni critiche; ci stiamo troppo trastullando con la faccenda degli oltre 70 anni privi di conflitti in Europa, Jugoslavia a parte). Pensare che non ce ne saranno più potrebbe rivelarsi una pericolosa illusione

  2. Scritto da Simona Valentina Croci

    Vi prego, tutto ma non l’immagine dell’ultima sigaretta. Che non passi alle giovani donne che per essere femministe e toste ci voglia la schifosa sigaretta all’angolo della bocca come il peggior clone di Clint Eastwood.
    Scusate la precisazione ma io non fumo e avevo un padre davvero tosto che fumava e una nonna molto tosta, partigiana compagna, che fumava, e se ne sono andati fin troppo presto perdendo l’occasione di fare belle cose per gli anni a venire. Cordialmente