Delegati romagnoli al congresso Legacoopsociali, Mazzotti: “Con la pandemia riconosciuto il ruolo fondamentale della cooperazione sociale”

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Sono 20 i delegati romagnoli che parteciperanno al congresso regionale di Legacoopsociali, che si terrà il 5 novembre a Bologna. Si tratta di Alfio Fiori (CSR), Barbara Biserni (Formula Servizi alle Persone), Cristian Tamagnini (Cento Fiori), Cristina Campana (La Fonte), Emiliano Galanti (Legacoop Romagna), Federica Protti (134Coop), Giulia Galassi (CILS), Giuliana Giuliani (ForB), Laura Gambi (Librazione), Linda Errani (Zerocento), Luana Grilli (Il Mandorlo), Mamadou Diagne (Teranga), Manuela Raganini (Treottouno), Michele Babini (Il Cerchio), Patrizia Turci (Tragitti), Patrizio Orlandi (Dialogos), Pierpaolo Frontini (Cà Santino), Renata Mantovani (Cad), Romina Maresi (San Vitale) e Simona Benedetti (Legacoop Romagna). Ii congresso nazionale avrà luogo il 25 e 26 novembre, sempre nel capoluogo felsineo

Il congresso romagnolo si è svolto questa mattina alla sala Nullo Baldini di Ravenna, alla presenza del vicepresidente nazionale di Legacoopsociali, Alberto Alberani, dei responsabili di settore Emiliano Galanti (Ravenna), Alfio Fiori (Rimini) e Simona Benedetti (Forlì-Cesena) e del presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti. Dopo la presentazione del documento congressuale sono intervenuti Luciano Gallo, responsabile ANCI per i contratti pubblici, sulle opportunità e le regole dell’evidenza pubblica nell’utilizzo della co-programmazione e della co-progettazione, e Silvia Martini, della direzione generale Risorse e Europa della Regione Emilia-Romagna.

“Quello della cooperazione sociale è un mondo che in Romagna si dimostra vitale. — dice il presidente di Legacoop, Mario Mazzotti —. Parliamo di 55 imprese, quasi 8.500 soci, più di 6.500 occupati, in grande maggioranza donne, e un valore della produzione di oltre 334 milioni. Se la fase più delicata della pandemia è stata superata dobbiamo tutti ringraziare l’impegno incredibile delle socie e dei soci, che sono state in prima linea dimostrando grande senso civico e forza cooperativa. Di fronte all’emergenza tutti hanno dovuto riconoscere l’importanza fondamentale dei servizi erogati dalle cooperative sociali, che nel corso degli anni sono cresciute fino a diventare uno dei perni della qualità della vita in questa regione. Ma c’è un tema enorme che riguarda tutti, a partire dai cittadini: la remunerazione del lavoro. Su di esso ci aspettiamo segnali chiari da parte del governo nella allocazione delle risorse del PNRR. Da parte nostra dobbiamo crescere ancora e fare un salto di qualità, insieme al pubblico, in direzione della coprogettazione e coprogrammazione”.

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