L’Unione della Romagna Faentina verso una Transizione Digitale sempre più concreta

Grazie allo sviluppo dei servizi digitali a cui l’Unione della Romagna Faentina sta lavorando, per il cittadino sarà più semplice interagire con la PA e avviare pratiche senza fisicamente recarsi agli sportelli personalmente. L’implementazione dei servizi online è stata permessa e facilitata dall’adesione – tramite un accordo con la Regione Emilia-Romagna – al Fondo Nazionale per l’Innovazione. Questo accordo prevede lo sviluppo dei servizi PagoPA, l’utilizzo dell’App IO e l’accesso ai servizi tramite credenziali SPID/CIE/CNS.

Per quanto riguarda l’AppIO, una app nata nel 2020 ma che è già stata scaricata da più di 23 milioni di italiani, l’Unione della Romagna Faentina e i comuni aderenti sono presente tra i servizi locali con 91 servizi di comunicazione in ambito demografico o avviso pagamento. I cittadini dei comuni dell’Unione che hanno scaricato l’app riceveranno diversi tipi di avviso in base al tipo di servizio, come l’avviso di scadenza del pagamento della tari o del pagamento della retta scolastica, oppure l’avviso di scadenza dei documenti d’identità e altro ancora. Oltre all’avviso in sè, l’appIO reindirizza direttamente il cittadino – a seconda del caso – alla prenotazione di un appuntamento o al portale di PagoPA.

PagoPa è l’altro strumento che l’Unione della Romagna Faentina ha adottato per facilitare il pagamento dei servizi verso la pubblica amministrazione e si avvale di diverse modalità di pagamento. L’Unione ha 148 servizi che possono essere pagati con PagoPA e negli ultimi tre anni sono state effettuate più di 48 mila transazioni nel territorio dei 6 comuni, di cui il 18% è avvenuto online. Un ulteriore dato che è stato possibile ottenere grazie alla collaborazione con Hera è quello relativo alla tari: le operazioni effettuate nel territorio dell’Unione sono più di 78 mila da settembre 2020 ad aprile 2021.

Questi servizi si sommano a quelli che nel corso degli anni sono stati elaborati dall’Unione e raggruppati nella pagina dei servizi online del sito istituzionale dell’URF (http://www.romagnafaentina.it/L-Unione-dei-comuni/Servizi-online) e ulteriori nuovi strumenti digitali di recente sviluppo.

In particolare, si aggiungono al novero dei servizi online i portali dei servizi demografici, (per la precisione uno per ogni comune dell’Unione: http://www.romagnafaentina.it/L-Unione-dei-comuni/Servizi-online/Portale-servizi-demografici). Il cittadino che si autentica con SPID/CIE/CNS sarà in grado di scaricare le certificazioni anagrafiche e di stato civile che ancora non sono state rese disponibili sul portale dell’ANPR (Anagrafe Nazionale Popolazione Residente) e prossimamente potrà anche inviare pratiche online, come ad esempio il cambio di residenza, al proprio comune.

Per quanto riguarda l’Unione, il nuovo portale per presentare richieste digitali all’Unione e consultare lo stato di avanzamento delle pratiche presentate (https://vbg.provincia.ra.it/sportellopolifunzionale/index/B188/X2)  sarà utile alle imprese o ai cittadino che presentano istanze nei confronti dell’ente locale (come fare domanda per accedere a un contributo o per fare accesso agli atti).

“Grazie a questo sistema altamente integrato” – commenta la dirigente del settore Demografia, Relazioni con il Pubblico e Innovazione Tecnologica, Chiara Cavalli – “ il lavoro di backoffice viene semplificato, garantendo una rapida risposta alle esigenze del cittadino e producendo contemporaneamente un risparmio dei costi di gestione”.

Anche il sindaco di Riolo Terme Alfonso Nicolardi, con delega all’informatica e alla demografia,  commenta: “Oggi annunciamo alcuni dei tanti risultati raggiunti, ma abbiamo allo stesso tempo la piena consapevolezza di quanto sia importante proseguire spediti in questa direzione”. Per tale ragione, l’Unione si è posta l’obiettivo di rafforzare le competenze dei cittadini e per raggiungerlo è stato pensato il progetto “Alfieri Digitali” candidato al Servizio Civile 2022. Il progetto servirà a formare quattro giovani volontari agli strumenti digitali e di comunicazione, in modo che la loro conoscenza possa essere trasmessa a un pubblico con competenze digitali deboli, anche in un’ottica di affiancamento all’utilizzo di servizi digitali, con il fine ultimo di rendere il cittadino sempre più autonomo.