Mondiali: i commenti dei ravennati illustri

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giovedì 22 giugno 2006

L’Italia non convince, ma supera la Repubblica Ceca e passa il turno, con la sicurezza di avere evitato il Brasile. Il pomeriggio di passione dei tifosi azzurri è passato senza particolari shock. Anzi alla fine è risultato tutto più agevole del previsto. Il gol dell’appena entrato Materazzi ha spianato in anticipo la strada all’Italia. Poi i ceki sono rimasti in dieci e Pippo Inzaghi nel secondo tempo ha chiuso la partita. Tanto basta per scatenare i primi caroselli di auto e tifosi per le vie della città. Alla Multisala Astoria erano circa in duecento a seguire la partita in maxischermo; insomma, la “febbre mondiale” sta crescendo e c’è da scommettere che dalla prossima partita il tifo si farà ancora più acceso.
Molti i ravennati illustri che hanno seguito il match in città.

“E stata una partita affrontata con grande accortezza – commenta il presidente del Ravenna, Gianni Fabbri -; certo è che se Totti fosse rimasto in tribuna avremmo vinto molto più agevolmente. Credo serva più determinazione e quei mezzi pallonetti da fuori area non hanno certo fatto tremare il portiere avversario. Comunque, non dobbiamo montarci la testa; i ceki erano ben poca cosa, a parte Nedved non ho visto giocatori in grado di essere pericolosi”. Sul cammino mondiale dell’Italia, Fabbri non pone limiti all’undici di Lippi: “Siamo la solita Italia, possiamo vincere o perdere con tutti. Anzi meglio affrontare le formazioni più forti con cui ci esprimiamo meglio”. Infine gli chiediamo quale giocatore dell’Italia porterebbe a giocare nel suo Ravenna; se potesse sceglierne uno quale vorrebbe con sé. “ Non ho alcun dubbio – risponde Fabbri -: prenderei Toni. Solo Lippi può decidere di non farlo giocare. E’ incredibile la scelta di non metterlo in campo. E se non potessi avere Toni, prenderei Pippo Inzaghi”.

Tra i tifosi dell’Italia c’è anche il senatore Vidmer Mercatali, particolarmente contento per il gol di Materazzi, giocatore della sua amata Inter: “Materazzi è un po’ matto, ma i gol li sa fare – commenta Mercatali -. L’Italia ha vinto e questo è l’importante, c’è da dire però che manca ancora il gioco. La squadra è in crescita ma non sta sfruttando al meglio le sue potenzialità”. A Mercatali, che ha un passato di calciatore di tutto rispetto, chiediamo qual è, al momento, il giocatore azzurro che gli è piaciuto di più: “Buffon per ora è il migliore – spiega Mercatali -. Però dobbiamo ancora giocare le partite più importanti: dalla prossima partita vedremo di che pasta siamo fatti. Il Mondiale inizia adesso”.

Filippo Donati, noto albergatore della città, non nasconde la sua delusione per il gioco espresso dall’Italia: “Non si è neppure vista la differenza tra noi in undici e loro in dieci. Totti mi è sembrato completamente fuori fase e Pirlo non mi è piaciuto. Siamo andati al piccolo trotto e abbiamo goduto del solito colpo di fortuna. Almeno abbiamo evitato il Brasile”. Da sempre attento osservatore del turismo in città, Donati sottolinea come per ora, tra i turisti in visita a Ravenna, non ha notato molta attenzione per il Mondiale: “Ci siamo dotati di Sky per fare vedere le partite ai nostri clienti, ma non ho riscontrato grande attenzione. Per Usa-Italia avevamo in albergo 25 americani; ma la partita non l’hanno vista. Ci hanno detto che preferivano visitare Ravenna. Per noi ravennati il discorso è diverso; pensi che oggi poco prima delle 16 ero a Forlì. Ho fatto la Ravegnana per tornare a Ravenna a vedere la partita e durante il tragitto non ho incontrato nemmeno un’auto. Vie completamente deserte; erano già tutti davanti alla televisione per il match. Spero solo – conclude Donati – che non ci dimenticheremo di quello che è successo nel calcio italiano. Possiamo anche vincere la Coppa; ma è giusto che chi ha sbagliato paghi.”

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