Basket Ravenna: presentata la partnership che lega Basket Ravenna e Cral Spem Enrico Mattei

Sul futuro della squadra Vianello dice: vogliamo restare a Ravenna, ma non possiamo permetterci di spendere 100 mila euro per giocare un campionato al Pala De André

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Nel corso della conferenza stampa di ieri mattina è stata presentata una partnership che legherà Basket Ravenna Piero Manetti e Cral Spem Enrico Mattei. Così il dg del Basket Ravenna Giorgio Bottaro: “La Spem Enrico Mattei è una realtà cestistica profondamente radicata nel territorio. Recentemente, accanto alla nostra salita in A2, ha potuto gioire per l’ammissione alla serie D, dando un segnale importante di cambiamento positivo della pallacanestro di questa città. Mai prima d’ora è accaduto che Ravenna potesse vantare una squadra in A2 e una in D. Com’è stato possibile tutto questo?” 

 

“E’ stato possibile grazie all’applicazione di molti, a investimenti importanti e perché popolarità di questo sport in questa città è cresciuta esponenzialmente. – ha continuato Bottaro – Non è un caso che sia presente oggi il presidente provinciale FIP Alvaro Casadio. L’accordo è riassumibile in breve: i giocatori che escono dall’Under19, o anche qualche giocatore che fa ancora parte del percorso giovanile, potrà essere ceduto in doppio tesseramento al Cral Spem Enrico Mattei per disputare Under19 e serie D. Si tratta di un passaggio che permette a noi di soddisfare l’esigenza dei ragazzi di giocare in un campionato senior e di proseguire a un ottimo livello la propria carriera, e a loro permette un continuo flusso di giocatori. In cambio, Basket Ravenna potrà attingere al settore giovanile del Cral Spem Enrico Mattei per offrire ad alcuni atleti un percorso formativo in grado di accelerare la loro crescita. Al termine del settore giovanile, alcuni potranno proseguire il percorso con la prima squadra, mentre gli altri potranno decidere di rientrare alla Spem. In questo modo si gioca, si cresce e, se si hanno le qualità, si possono trovare le condizioni ideali per continuare l’attività agonistica. Si tratta di un segnale importantissimo e di una collaborazione che potrà essere estesa anche ad altre società operanti al di fuori della cintura urbana di Ravenna. Nessuno fagocita altri giocatori, ciascuno insiste sul proprio territorio e insieme si migliora il movimento”.

 

Bruno Riva Cambrino, general manager Cral Spem Enrico Mattei: “Coinvolgere i ragazzi è fondamentale per il loro ed il nostro percorso di crescita, pertanto questa opportunità legata al Basket Ravenna è di quelle da non perdere. Avevamo bisogno di menti fresche nel nostro roster e volevamo dare un’opportunità di crescita ai ragazzi: ci piacerebbe, in sintesi, essere un satellite del Basket Ravenna che possa fare crescere uomini e giocatori”.

 

Maurizio Massari, responsabile giovanile Junior Basket Ravenna: “L’idea di questa collaborazione albergava da tempo nella mia testa. Tante volte abbiamo mancato l’incastro giusto prima di oggi, pertanto essere qui a presentare questa collaborazione è doppiamente soddisfacente. Per creare una sinergia vincente è fondamentale che le due società si riconoscano vicendevolmente un pari status, e sono felice che l’idea sia stata sposata in pieno dalla Spem. Questo accordo ci permetterà di consolidare ciò che abbiamo fatto in questi anni per inserire Ravenna nel mondo della pallacanestro”.

 

Roberto Vianello: “Quando acquisii il Basket Ravenna, la mia idea era di riunire tutte le società per garantire una crescita omogenea al nostro sport. Questo accordo è in linea con il mio pensiero iniziale ed è la base per poter lavorare con spirito positivo ed ottenere risultati di crescita”.

 

In chiusura, il presidente Vianello sulla ricerca di sponsorizzazioni: “Il problema è duplice e riguarda il palazzetto e gli sponsor. E’ chiaro che, se riusciremo a mantenere la categoria, tra un anno dovremo andare via dal PalaCosta per la sua insufficiente capienza (la A2 unica richiede palazzetti a capienza minima di 2.000 spettatori). A questo proposito si sentono tante voci, alcune delle quali vogliono l’amministrazione pronta a sistemare il parquet e i canestri al Pala De Andrè in prima persona, ma per noi il problema sono i costi di gestione. Gli oltre centomila euro per giocare una stagione intera sono una cifra improba per chiunque, così come è assurdo, per fare un esempio, dover pagare le palestre per praticare un’attività rivolta ai bambini e, di fatto, svolgere con soldi privati una funzione che dovrebbe essere garantita da finanze pubbliche. Il problema del palazzetto è serio e c’è tempo per una soluzione positiva. Questo non contrasta con le collaborazioni che stiamo costruendo, anzi. Il Basket Ravenna non chiuderà mai: potrebbe, però, iscriversi a campionati di categoria inferiore, oppure andare via. Si sente parlare di Cervia, ma non è la sola città interessata a noi. Io però voglio restare a Ravenna, e mi auguro che la città trovi le soluzioni e i modi necessari per aiutarci”.

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