Arrampicata sportiva / A Faenza la festa del Boulder con l’Hard block, gara nazionale

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La seconda edizione dell’Hard Block, gara nazionale di arrampicata sportiva specialità Boulder, ha visto i migliori atleti italiani scendere in campo nella palestra della Carchidio-Strocchi a Faenza, in una spettacolare competizione a squadre di quattro atleti, obbligatoriamente miste maschi-femmine.

E se per i più bravi si è trattato di sfida estrema, molti sono stati anche i partecipanti motivati da puro spirito sportivo, tanto che si sono superati i cento iscritti, provenienti da quasi tutte le regioni del centro e del nord. Per la cronaca si è aggiudicata la vittoria la squadra dei Chiudo per Ferie, formata da Andrea Botto, Matteo Bresciani, Enrico Fedolfi ed Elisa Calabresi. Solo quarta, ma davvero per un soffio, la rappresentanza emiliana dei Toboga con i fratelli Sirotti, Zodda e la fortissima ravennate Cinzia Donati al rientro nelle competizioni di alto livello.

Ma a farla da padrona è stata anche la coreografia con luci e musiche da discoteca, nebbia artificiale e Volumi Mobili appesi al soffitto della palestra che ricordavano tanto le rocce sospese del film Avatar. Il tutto con orologio digitale e maxischermo con classifiche aggiornate in tempo reale, per seguire passo a passo le fasi della gara.

Il merito per la buona riuscita dell’evento va riconosciuto sicuramente ai tanti volontari della società sportiva che hanno operato nelle settimane precedenti e il giorno della gara, ma una menzione particolare va al tracciatore Emilio Borin, che col suo estro artistico ha disegnato delle vie eleganti e allo stesso tempo di elevato contenuto tecnico.

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