TENNIS / La crescita di Chiara Arcangeli: quando il vivaio dà i suoi frutti

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Domenica prossima (in trasferta) e il 3 dicembre (in casa) il Tennis Club Faenza giocherà la semifinale scudetto contro il Tc Genova 1893. Un risultato straordinario, che ha fra le sue protagoniste anche la faentina Chiara Arcangeli, ventuno anni compiuti il 20 settembre scorso.

 

Tesserata da sempre con il Tennis Club di via Medaglie d’Oro, Chiara sta vivendo un ottimo 2017 tennistico. La scorsa estate si è aggiudicata i suoi primi tornei open, a Forlì e Piangipane. E nelle ultime settimane ha esordito alla grande in Serie A1, vincendo sia il suo primo doppio (a Ceriano, in coppia con Camilla Scala) che il suo primo singolo, domenica scorsa in casa contro Gardella dello Sporting Torino. «E’ stato emozionante imporsi in un incontro di A1 davanti al pubblico faentino, nel luogo dove sono cresciuta tennisticamente – racconta – All’inizio ero un po’ tesa, poi sono riuscita a sciogliermi ed è andata bene».

 

Indubbiamente una bella iniezione di fiducia per una giovane del vivaio, attualmente classificata 2.4, che negli anni scorsi aveva già collezionato qualche presenza in serie B e in A2. «Credo di essere migliorata parecchio nell’ultimo anno, grazie anche al lavoro svolto con i maestri Enrico Casadei e Marco Poggi. Perlomeno ho acquisito una consapevolezza diversa del campo. Credo comunque di dover ancora migliorare nell’approccio mentale alle partite, perché a volte mi trovo a lottare anche contro me stessa, oltre che con l’avversaria di turno».

 

Chiara frequenta il Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro dell’Università di Bologna, che si tiene ad Imola. Alterna gli studi al tennis, coinvolta in queste settimane nel grande campionato del Tennis Club Faenza: «Francamente io speravo in una semplice salvezza, poi abbiamo trovato grandi motivazioni e stiamo andando oltre ogni aspettativa. Il nostro segreto? La coesione del gruppo. Siamo molto amiche, ci troviamo bene anche fuori dal campo. E ciò aiuta parecchio».

 

Cosa dobbiamo aspettarci in semifinale contro Genova? «Proveremo a giocarcela ad armi pari. In ogni caso, io sono soddisfatta di quanto abbiamo già fatto e, comunque vada a finire, per noi resterà una stagione molto positiva. Personalmente non so se avrò altre occasioni di scendere in campo. Se ci saranno, bene: cercherò di farmi trovare pronta. Altrimenti continuerò a dare il mio sostegno alla squadra fuori dal campo».

 

«Di Chiara non si può che parlare bene, non solo per i suoi valori tecnici, ma anche dal punto di vista del comportamento – dice il capitano Mirko Sangiorgi -. Per le ragazze come lei, che non partono titolari, non è facile farsi trovare pronte nel momento del bisogno. Chiara ci riesce e domenica scorsa ne ha dato l’ennesima dimostrazione: ha giocato una partita assolutamente positiva, è stata brava a gestire la pressione dell’esordio in singolo in A1».

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