Partite le selezioni giovanili provinciali di pallavolo indoor del comitato Fipav di Ravenna

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Nel mondo della pallavolo giovanile, uno dei momenti più importanti della stagione è la disputa del Trofeo dei Territori-Kinderiadi, riservato alle squadre dei migliori rappresentanti dei singoli Comitati Territoriali di tutta Italia, che anche quest’anno disputerà la finale regionale per l’Emilia-Romagna all’Eurocamp di Cesenatico, il 9 ed il 10 maggio.

In vista di tale manifestazione, che costituisce un vero e proprio “festival” del volley indoor per gli under 15 maschili e le under 14 femminili, è iniziata anche l’attività delle selezioni ravennati, in cui si è ripartiti da una conferma e da una novità. La conferma è quella di Paolo Pelloni, insegnante diplomato Isef, da 35 anni sulle panchine della Bassa Romagna, da 12 anni rientrato nella sua Alfonsine, come selezionatore della rappresentativa maschile (lo affiancano il confermato Luca Tampieri, da 4 anni a Russi, e la novità Patrick Bandini, coach delle giovanili del Porto Robur Costa), mentre la novità riguarda la selezione femminile, affidata a Stefano Fiori, 51 anni, nato a Faenza, coach di terzo grado e di terzo livello giovanile, vive a Forlì, dove attualmente svolge le funzioni di Responsabile tecnico della Sammartinese nell’ambito del progetto Romagna In Volley e con esperienze alla Libertas, al Volley Club Cesena, nel Club Italia (2006/07), nella Teodora enel Porto Robur Costa. Insieme a lui a comporre lo staff tecnico sono stati chiamati Stefano Carsetti, già selezionatore una decina d’anni fa e attualmente rappresentante del Cral Mattei, e la confermata lughese Beatrice Ricci Iamino, Stuoie, Virtus e MiniVirtus tra le sue esperienze.

La selezione maschile ha già svolto due raduni e tornerà in palestra domenica 19 gennaio, all’Itis di Ravenna, per un raduno di pre-selezione regionale e per un’amichevole con la selezione di Romagna Uno che nel 2019 ha vinto il Trofeo dei Territori. “E’ un gruppo totalmente nuovo rispetto all’anno scorso – spiega Pelloni – in cui gli unici rimasti sono i due palleggiatori del Porto Robur Costa, Candito e Ventisette. Quindi, i ragazzi che stiamo selezionando, provenienti da Porto Robur Costa, Spem Faenza, Involley e Pallavolo Alfonsine, hanno tutti margini di crescita da scoprire. I risultati li vedremo ovviamente alla fine della stagione. Difficile adesso fare previsioni o darsi obiettivi. Siamo in una fase di ricambio completo. Sono partito con 25 ragazzi, ne convocherò 16 per l’amichevole di gennaio e successivamente dovrò fare un’ulteriore scrematura per arrivare a definire la rosa dei 12-13 giocatori da portare al Trofeo dei Territori”.

Due anche i raduni già svolti dalla selezione femminile che ora ha in agenda per domenica 19 gennaio un torneo amichevole a Bazzano con le selezioni di Bologna, Ferrara e Romagna Uno. “Affronto questa esperienza per la prima volta – premette Stefano Fiori – e devo cercare di capire molte cose. Anche le valutazioni sul gruppo di ragazze selezionabili andranno fatte più avanti, dopo aver fatto più raduni. Intanto, abbiamo visionato oltre 40 ragazze. Sicuramente il Trofeo dei Territori è una vetrina molto importante per far sì che le giocatrici possano confrontarsi con le realtà delle altre province, ma anche una bella opportunità di esperienza e di crescita. E per quanto riguarda il mio ruolo, c’è la necessità di dare continuità ad un lavoro comune tra il Centro di Qualificazione Nazionale e il centro regionale. Mazzanti ha impostato linee comuni di lavoro piuttosto precise, che Marcello Galli, selezionatore delle regionali, ha recepito e trasferito a sua volta a noi selezionatori provinciali. Proprio per questo, è importante a mio avviso avere un dialogo con gli allenatori della provincia e con le società. Ci vuole un coinvolgimento importante, un monitoraggio costante, un rapporto di fiducia tra lo stesso allenatore del provinciale e gli allenatori della società. E sarebbe auspicabile che il dialogo con le società fosse aperto tutto l’anno. Fare allenamenti con la selezione provinciale è molto difficile, visti i tanti impegni dei club, però credo che sia importante gestire questa attività. Siamo al servizio, e lo dico in modo positivo, del regionale che a sua volta è al servizio del nazionale. E’ importante, a mio avviso, questa scala, così come reputo importante organizzare un’attività più continua a livello di selezione provinciale”. L’importanza della collaborazione tra il Comitato e le società è d’altronde uno dei “fari” dell’attuale gestione del Comitato, presieduto dall’avv. Mauro Masotti: “Teniamo molto alla condivisione delle esperienze e delle idee – sottolinea Masotti – ed è per questo che gli allenamenti delle Selezioni sono aperte a tutti i tecnici interessati. Siamo molto sensibili alla qualità del lavoro ed è per questo che abbiamo cercato di puntare su capi allenatori qualificati al massimo livello (3° grado e 3° livello giovanile), affiancati ad un tecnico esperto ed un giovane di prospettiva. L’obiettivo è quello di cercare di fare di tutto per dare la migliore immagine possibile del lavoro che le nostre società affiliate continuano a svolgere anche in condizioni non ideali”.

 

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