Boxe. A Porto Fuori premiazioni e incontri in una serata di grandi emozioni

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“La grande boxe a Porto Fuori” organizzata domenica 18 luglio dalla società Edera Boxing Gym Ravenna insieme alla Polisportiva Porto Fuori Boxe ha regalato tante emozioni. La serata è iniziata con la premiazione del giovanissimo Alan Memishaj dell’Edera Boxe Gym Ravenna, che solo dopo un anno di allenamento ha guadagnato la medaglia d’oro al torneo Nazionale Alberto Mura uno dei più importanti tornei in Italia. Un ottimo traguardo anche per la nostra regione.

Tre i pugili dell’Edera Boxe Gym Ravenna a salire sul ring: Alan Memishaj con vittoria ai punti contro l’imbattuto  Diego Manca della società Valconca, match pari per Bekim Arapi contro il pugile Kevin Hoxha della società Minchillo Boxe, sconfitta ai punti  invece per Giacomo Gualdi che ha fatto un match perfetto controllando e mandando a vuoto il suo avversario Cannizzaro Filippo della società Ferraro Boxe. Il verdetto non è stato gradito nè dal pubblico nè tanto meno dal suo angolo, Giacomo infatti a fine evento è stato chiamato sul ring per essere premiato come miglior pugile della serata.

“Quello di domenica è stato un evento che dopo questo periodo di pandemia ha fatto bene a tutti, non solo alla nostra città che sta man mano riprendendo vita: al pubblico amante della boxe e agli atleti che finalmente hanno potuto gareggiare con il tifo della famiglia e degli amici e anche per questi ultimi che hanno finalmente visto da vicino i risultati dell’impegno dei loro ragazzi e partecipato alla loro emozione in contesto di gara. Organizzare tutto, è stato un duro lavoro ma completamente ripagato visto il successo della serata. Si è presentata più gente di quello che potessimo immaginare e siamo riusciti a gestire tutto secondo il protocollo di sicurezza Covid-19” riporta la nota dell’Edera Boxing Gym Ravenna.

“Le società di Ravenna, Edera Boxing Gym Ravenna, Gordini Boxe e la Polisportiva Porto Fuori Boxe – aggiunge la nota – si sono riunite per organizzare e dare vita a questo evento, simbolo che lo sport è strumento di unione e che la passione per il pugilato è tanto forte da spezzare ogni tipo di concorrenza anche all’ interno del territorio”.

“È stato anche grazie alla possibilità di potermi confrontare con altri maestri – precisa il Maestro Gesualdo Dinaro -, che la mia carriera da insegnante di pugilato da poco iniziata mi ha già portato grandi soddisfazioni. In 6 mesi, nonostante questo periodo difficile anche per lo sport, sono stato all’angolo già 38 volte, portando a casa il 50% delle vittorie”.

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