Ravenna. L’OraSì riparte da Daniele Cinciarini: “Pronto per questa nuova sfida. Con il coach grande affiatamento”

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Daniele Cinciarini sarà uno dei punti fermi dell’OraSì 2021/22. Il 38enne pesarese ha dimostrato ancora una volta di essere un “fattore” in questa categoria, chiudendo la scorsa stagione con numeri da MVP: 15.6 punti in 23 minuti di media a partita, con la prestazione monstre da 40 punti a Scafati. Leadership, ambizione, capacità di essere determinante: caratteristiche che “Cincia” metterà al servizio della squadra anche nella prossima stagione.

“Dopo il brivido del mese scorso, il presidente ha confermato la sua volontà di proseguire per un altro anno e dunque possiamo ripartire – spiega Cinciarini –. Lo staff è completamente cambiato, in una sorta di anno di transizione in cui si è andati verso la linea verdissima, con tanti giovani promettenti. Sarà sicuramente un campionato diverso, con altri obiettivi, ma sono contento di far parte di questo gruppo, mi sento bene, ho voglia di giocare e come sempre darò il massimo per il bene della squadra”.

“La squadra è diventata più verde, si riparte con le conferme di 4 giocatori e con un allenatore nuovo che conosco – aggiunge il ‘Cincia’ -, che mi ha già allenato a Bologna, un esordiente ma molto preparato. Mancano i due americani, che saranno gli ultimi pezzi della scacchiera, ma la squadra è quasi fatta. Le motivazioni sono tante: per i nuovi giovani, quella di mettersi in luce e dimostrare che si meritano minuti importanti, per i tre che lo scorso anno erano under, di dimostrare i passi che sono stati fatti. Il precampionato, Supercoppa compresa, sarà molto importante per costruire il gruppo e permettere l’inserimento dei giocatori nuovi. Il periodo di ambientamento, i dettagli quotidiani sono piccoli ma fondamentali processi che devono far capire che non sarà un campionato facile.

“Un’altra cosa importante è la panchina – precisa Daniele -, che dovrà essere quanto più possibile al livello del quintetto, perché non ci sia tanta differenza tra chi scende in campo alla palla a due e chi subentra. Io stesso, lo scorso anno, partivo dalla panchina, ma questo cambia poco. Tutti devono sentirsi importanti e anche chi parte seduto ha un ruolo importante, perché entrare in partita o cambiarla è una cosa fondamentale. E i giovani che sono stati firmati fanno capire che dalla panchina ci sarà qualità. Non ci saranno ruoli primari o secondari, anche perché rispetto all’anno scorso la squadra sarà un po’ più corta, ci sarà spazio per tutti e tutti devono farsi trovare pronti e mostrare le proprie doti al servizio della squadra, mai individualmente. Ci saranno gerarchie forti e definite perché ognuno deve avere un ruolo e per fare bene, alla fine, a fare la differenza è sempre la forza del gruppo, mai del singolo. E la costruzione del gruppo è la base da cui partire per affrontare un campionato con la giusta mentalità. Io sono ambizioso e anche i giovani avranno voglia di mettersi in luce e farsi vedere, quindi confido in questa voglia di far bene”.

“Qui mi son trovato molto bene, mi piace essere un leader e un punto di riferimento per gli altri – prosegue Cinciarini -, per spronarli a tirar fuori il meglio. Sono pronto a trainare il gruppo e a dare il mio contributo per far migliorare i ragazzi giovani che mostrano qualità e fargli dare il massimo. Quando ero giovane i più esperti mi aiutavano e ora voglio fare lo stesso per aiutare gli altri ad essere decisivi”.

“Il coach è già stato a Ravenna, è un gradito ritorno, ha lavorato con Antimo, conosce già l’ambiente e questo è un fattore di vantaggio. È un allenatore giovane e preparato, mi ha già allenato a Bologna, so come lavora, è bravo. Per allenatori bravi come lui c’è bisogno di una opportunità e questa è la sua opportunità, l’ho già sentito carico e sono molto contento. Anche i due assistenti sono giovani, ci vorrà forse tempo per ottenere dei risultati ma noi giocatori siamo disponibili a lottare e a lavorare nel modo giusto. La voglia sicuramente ci sarà da parte di tutti, anche perché Ravenna sceglie sempre con cura e qualità le persone con cui lavorare” termina Daniele Cinciarini.

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