Il gruppo Sapir presenta il progetto “Cultura attraverso lo sport” con i Coach di basket e volley di Ravenna

“Cultura attraverso lo sport”: è questo il titolo del progetto che il Gruppo Sapir, la più importante realtà imprenditoriale del porto di Ravenna, ha realizzato in coincidenza con l’avvio delle correnti stagioni sia agonistica che scolastica, per far incontrare e dialogare gli studenti del Liceo Scientifico a indirizzo sportivo Oriani di Ravenna con tecnici, atleti e staff delle tre squadre di vertice dello sport cittadino, il Porto Robur Costa 2030, l’Olimpia Teodora e il Basket Ravenna.

Questo progetto verrà presentato e spiegato ufficialmente lunedì 29 novembre, a partire dalle 10.30 nella sede del gruppo Sapir al centro direzionale Portuale di via Zani, alla presenza del presidente di Sapir, Riccardo Sabadini, dei coach delle tre squadre, Emanuele Zanini, Simone Bendandi e Alessandro Lotesoriere, e degli studenti del Liceo Oriani; per tutti i presenti è prevista, al termine del meeting, una visita del terminal. La giornata sarà condotta da Luca Suprani, redattore del Resto del Carlino di Ravenna.
E’ un nuovo passo avanti nel rapporto che da anni lega il Gruppo Sapir al mondo della scuola, con cui è in piedi una collaborazione finalizzata “da un lato a promuovere la cultura portuale aprendo il terminal alle visite di scolaresche fin dalla scuola primaria, allo scopo di diffondere la consapevolezza dell’importanza dello scalo cittadino per l’economia locale, e dall’altro lato organizzando attività di alternanza scuola-lavoro e lezioni in aula per gli studenti degli Istituti tecnici, che potranno trovare in una delle molteplici attività, anche ad alta specializzazione, legate al porto, una prospettiva di lavoro”.
“Cultura attraverso lo sport” apre una nuova frontiera dentro questa collaborazione: si propone di “declinare il rapporto di sponsorizzazione che lega il gruppo ravennate alle tre società sportive pensando di nuovo alla scuola, a partire dal Liceo Scientifico, che ha uno specifico indirizzo sportivo, aiutando a costruire una relazione stabile tra il mondo della scuola e dello sport, valorizzando di quest’ultimo l’aspetto più culturale che strettamente agonistico”.