Rally di Romagna: vittoria di Daniel Gathof che conquista la maglia Saint-Gobain

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La queen stage, la tappa regina, riassegna 2 delle 5 maglie con cui sono stati vestiti ieri i primi leader. Una seconda tappa decisamente impegnativa; la più dura delle 5, che tradizionalmente compongono il Rally di Romagna. Scenograficamente stupenda, con un dislivello di 2400 mt ed una lunghezza di oltre 75  km, ha permesso a ciascuno dei 300 partecipanti di misurarsi in primis con se stessi, in vista delle successive 3 giornate di gara.

La vittoria assoluta è andata a Daniel Gathof (Team Enerquinn/DG Sport), in 3h34’50”. Dietro di lui, il vincitore di ieri, Marco Francioni (Frecce Rosse Rimini), in 3h37’15” e Sebastian Jenschatz (RC Petzen/Penhab), in 3h37’37”. In virtù di questo risultato, l’atleta tedesco conquista la maglia Saint-Gobain del leader assoluto, dopo due tappe. Per soli 12 secondi, Gathof prende così il posto di Marco Francioni; il quale però, essendo di San Marino, conquista la maglia Gobik di primo atleta straniero.

Con la posizione numero 88 sui 300 biker al via, la slovena Blanka Krajnc (RC Petzen) si riconferma leader assoluta al femminile, mantenendo così la maglia Saint-Gobain.

Per quanto riguarda la Hera e la Aken, anche in questo caso riconfermati i detentori. La maglia Hera viene infatti nuovamente indossata da Peter Menghetti (Team Passion Faentina), miglior italiano. Anche la maglia Aken, assegnata alle coppie, vera novità di questa dodicesima edizione del Rally di Romagna, resta al duo
italo-svizzero Gaffuri-Jauner.

Nel pomeriggio, terminata la gara, è proseguita la vita nel villaggio del Rally, al Parco Pertini di Riolo Terme (RA), con il pasta party,  l’assistenza meccanica, il bike wash e ben 4 massaggiatori impegnati  nel recupero delle gambe degli atleti, certamente provate dallo sforzo  odierno.

Da segnalare che in mattinata, alle 10, è partito anche il primo Tour dedicato alle ebike; con guida, sui percorsi del Rally, per scoprire le bellezze del territorio ed incrociare la gara in svolgimento solo nei 2 punti ristoro.

Venerdì 3 giugno alle 9, il via della terza tappa. 57 km, 1700 metri di dislivello. Anche in questo caso, 2 i ristori, più altri punti acqua sparsi lungo il percorso, oltre naturalmente al servizio medico, fisso ed in moto, ed al punto specifico per la riparazione meccanica. E focus sugli atleti che si sfidano, sempre col sorriso, per la vittoria finale; e sul territorio, vera chicca su cui costruire ogni anno percorsi differenti tra loro, vari nello sviluppo, ed immersi in una natura che sa farsi ammirare.

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