Com’è profondo il mare… le sardine di Ravenna a quota 10.000 e ora c’è anche il loro manifesto

Le “sardine” hanno rubato la scena e stanno facendo impazzire tutti, dai giornali alle tv ai politici. Chi polemizza, chi stronca, chi esalta, chi strumentalizza, chi odia e sputa veleno, come sempre. Intanto il movimento cresce e si diffonde in tutta Italia, segno che in questo preciso momento sta rispondendo con modalità nuove (riflessive, pacifiche, positive, ironiche, energiche, creative) a domande di partecipazione – dei giovani e non solo – che la politica tradizionale non è in grado di soddisfare. Quanto durerà non si sa. Per ora c’è. È una ventata di aria fresca. E tutti ci stanno facendo i conti, perché è un fenomeno inatteso e spiazzante. Nella placida Ravenna le sardine della pagina Facebook sono già oltre quota 10.000 in poco più di tre giorni. E promettono di mobilitarsi se e quando Salvini metterà piede città. È un movimento contro, certo, ma è meglio essere contro che essere indifferenti, hanno detto quelli di Bologna. Contro Salvini e la Lega e il loro modo di fare politica. Contro non per impedire loro di fare politica e campagna elettorale, ma per ricordare a tutti che c’è anche un’altra Italia e un’altra Emilia-Romagna. Che pensa e non odia. Che riflette e non urla. “È chiaro che il pensiero dà fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce. Anzi, è un pesce. E come pesce è difficile da bloccare, perché lo protegge il mare. Com’è profondo il mare” recita il manifesto delle Sardine citando le bellissime parole di una celebre canzone di Lucio Dalla. E tanto basta, nell’afonia spesso assordante dell’opinione pubblica di centrosinistra e di sinistra che prima non aveva voce e ora ne ha trovata una. Le sardine sono un fatto democratico, comunque la si pensi. E fanno bene alla nostra democrazia e alla nostra libertà. Lasciamole navigare in mare aperto e lasciamole in pace.

Quelli di Bologna, quelli delle Seimila Sardine, intanto, hanno stilato un manifesto che vi proponiamo integralmente. Così conosciamo meglio questo movimento.

“Benvenuti in mare aperto”

Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.

Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.

Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.
Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara.
Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare.

Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. È stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi.

Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto.

Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie.

Non c’è niente da cui ci dovete liberare, siamo noi che dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente, a partire dalla rete. E lo stiamo già facendo. Perché grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare.

Siamo già centinaia di migliaia, e siamo pronti a dirvi basta. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare. Perché siamo le persone che si sacrificheranno per convincere i nostri vicini, i parenti, gli amici, i conoscenti che per troppo tempo gli avete mentito. E state certi che li convinceremo.

Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro. Noi siamo sardine libere, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto.

“È chiaro che il pensiero dà fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce. Anzi, è un pesce. E come pesce è difficile da bloccare, perché lo protegge il mare. Com’è profondo il mare”.

Sardine

Commenti

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  1. Scritto da batti

    che bel confronto ,questi ragazzi che lavorano e studiano,che cercano la loro strada,contro i simpatizzanti della lega tardoni come mè o ultras della curva

  2. Scritto da Claudio

    Bravissimi…..
    (forse questo commento passa, stranamente non vedo più commenti nelle notizie precedenti.siamo fermi da giorni ai primi 18… forse è censura ???….w la democrazia….)

  3. Scritto da Marco O.

    Condivido l’impressione di gioiosa aggregazione democratica, civile e disciplinata che era nel DNA della nostra Romagna e si era persa negli ultimi tempi. C’era bisogno di riscoprirla e ri-apprezzarla. Poi, politicamente, essere sardina non vuol dire sostanzialmente niente. Cosa ne pensano le sardine dell’idrogeologia, della tav, dell’ilva, della Libia, delle tasse, ecc? Non ci può essere un parere unanime. E’ la stessa vacuità dei girotondi, dei forconi, dei vaffanculi ecc. Per i problemi ci vuole la politica, i partiti, il parlamento, ecc. Comunque benvenute sardine. In piazza non mancherò

  4. Scritto da Enrico

    Queste sardine dimostrano la loro pochezza anche nel manifesto. Sono contro i populisti, ma populista significa:
    “Per populismo (dall’inglese populism) si intende genericamente un atteggiamento ed una prassi politica che mira a rappresentare il popolo e le grandi masse e ad esaltarne i valori positivi.
    Storicamente il termine nasce in riferimento ai movimenti socialisti e anti-zaristi nella Russia della seconda metà del XIX secolo (si veda populismo russo). Per lo più usato con accezione dispregiativa e quale sinonimo di demagogia. Il termine è assai diffuso con riferimento al contesto latino-americano nella seconda metà del XX e nel XXI secolo — in maniera indifferenziata per gruppi di destra e di sinistra (si veda peronismo, chavismo) — a indicare un rapporto diretto e spesso carismatico con le masse popolari.
    Con un significato più neutro negli anni più recenti — e segnatamente nel periodo post-crisi — è diventato di uso diffuso in Europa, per caratterizzare quei partiti e movimenti politici che in forme e con finalità differenti intendono rappresentare gli interessi della popolazione contro quelli dell’establishment e delle cosiddette élite”
    Quindi le sardine essendo contro il populismo sono contro il popolo e a favore dell’elite.

  5. Scritto da Bici

    Non so chi sia la mente di questo manifesto dove leggo termini come “avere paura” “odio” “bugie” “onnipresenza opprimente” “non diritto ad avere qualcuno che stia ad ascoltare” “acque torbide” ecc…ecc…. Mi viene da pensare se questa sia la realtà italiana …non è che si stia un “pochino” esagerando ?

  6. Scritto da cris

    Chissà perchè queste notizie “superpartes” sono sempre a caratteri cubitali….comunque al di là di questo è un paradosso italiano contestare a chi stà all’ opposizione ed è a favore di un governo che và contro la palese volontà degli italiani, come ampiamente dimostrato nelle recenti consultazioni regionali. Ma la cosa veramente scandalosa è un patto tra due fazioni che si sono giurate odio, solo per non farne legittimamente governare un’ altra. Questa è la morte della democrazia!

  7. Scritto da Demo

    Un nuovo 68. Io l’ho vissuto e assicuro che allora fu entusiasmante. C’era un vento “rivoluzionario” che galvanizzava e fomentava la speranza di un Mondo più giusto e onesto… poi tutto è fallito, fagocitato dal peggiore dei mondi possibile (quello attuale).
    Mi auguro che, questo movimento, non subisca la stessa fine ingloriosa; ho poca fiducia e temo che il capitalismo non starà a guardare.
    Demo

  8. Scritto da orpe

    il movimento delle sardine dice di credere ancora nei politici con la P maiuscola, però non fa nessun nome. visto che tutti sanno che sono di sinistra, i politici con la p maiuscola secondo loro quindi sono,Zingaretti,Renzi,Di maio, Conte,Franceschini,Bersani,la Boldrini,Grasso,ecc. ecc. Poi a Ravenna sono iscritti al movimento il sindaco e gli assessori del PD. Quindi dove saranno i voti in più???? COM’E’ PROFONDO IL MARE …..

  9. Scritto da batti

    demo,molti 68ini che conosco votano lega,secondo me si sono persi,marco gia se sanno cosa NON SONO ne sanno piu della metà,enrico l hai presa lunga e ti sei perso,ragazzi BRAVI,non è necessario essere qualcosa basta non essere come i ultras amici di SALVINI

  10. Scritto da leo

    ma un movimento che si batta per creare lavoro per una vera giustizia sociale
    data dalla dignità del lavoro no?

  11. Scritto da batti

    orpe ,,ti è sfuggito un particolare,,chi citi tu se chiamano gli danno un braccio,questi con qualche tasto hanno riempito una piazza.a me mi viene da pensare che chi tu citi non siano all altezza del ruolo che svolgono

  12. Scritto da elisa

    di solito si va in piazza contro chi governa…. questi vanno in piazza contro quelli che non governano…. non avranno niente di meglio da fare

  13. Scritto da batti

    ma dove sono i ragazzi di una volta ,con IMAGINE nelle orecchie.possibile che siano caduti al pala dozza,non riesco ha credere che la vecchiaia sia cosi BRUTTA…ELISA è ELISA,questi sono il futuro qualcosa riusciamo a non distruggere