Bassa Romagna. Sindacati in campo per difendere i lavoratori licenziati da Borgwarner Systems

Fim-Cisl Romagna, Fiom-Cgil Ravenna e Uilm-Uil Ravenna sono intervenuti in merito allo sciopero in Borgwarner Systems Lugo proclamato per il 27 gennaio 2020. I sindacati confermano la loro opposizione a licenziamenti definiti da essi come discriminatori e ingiustificati nell’azienda che ha sede a Santa Maria in Fabriago nella Bassa Romagna.

Di seguito la nota stampa di Fim-Cisl Romagna, Fiom-Cgil Ravenna e Uilm-Uil Ravenna:

“In data 20 gennaio 2020 l’azienda Borgwarner Systems di Santa Maria in Fabriago comunica il licenziamento a tre lavoratori del reparto cablaggi. La comunicazione ci arriva senza che in azienda sia mai stato discusso di nulla che riguardasse problematiche del reparto o elementi di criticità riguardo la tenuta dell’occupazione, anzi in un momento in cui la stessa azienda prospetta una crescita di fatturato.

“Strumentalmente” tale provvedimento arriva proprio a ridosso delle elezioni RSU già aperte e che coinvolgono anche un lavoratore, Antonino Salvo, (che aveva dato comunicazione della propria candidatura nella lista Uilm per le prossime elezioni) attivista da diverso tempo a favore dei diritti dei lavoratori, nonché componente del direttivo provinciale Uilm da diversi anni.

Questo atteggiamento è, a nostro giudizio, palesemente discriminatorio, e strumentale attaccando frontalmente chi si impegna per il bene collettivo e antisindacale e  costituisce un grave precedente che in azienda non si era mai verificato.

Il 23 gennaio 2020 l’assemblea dei lavoratori ha proclamato lo stato di agitazione e organizzato un presidio in pausa pranzo davanti ai cancelli dell’azienda per opporsi ai licenziamenti.

Nel primo pomeriggio la Direzione Aziendale ha ricevuto la Delegazione Sindacale senza accogliere le richieste di ritiro dei licenziamenti o rioccupazione dei dipendenti in altri reparti.

L’opposizione di Fiom-Cgil e Uilm-Uil alla quale ha aderito anche Fim-Cisl, continuerà con la proclamazione di ulteriori assemblee e di uno sciopero di quattro ore previsto per il pomeriggio di lunedì 27 gennaio  2020 a tutela dei diritti dei lavoratori se la direzione non ritirerà i licenziamenti”.