Patrizia Masetti (AGCI): “Atti di bracconaggio nella Piallassa della Baiona, uno scempio”

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“Ieri notte”, scrive Patrizia Masetti, responsabile del settore pesca, “si è perpetrato un ulteriore scempio nella valle, tre comacchiesi rubata a riva una barca erano intenti a pescare abusivamente delle vongole. Alcuni soci della Cooperativa Baiona Viva accortisi dell’illegalità del gesto, inseguiti e bloccati i fuorilegge hanno rimesso oltre 100 Kg di vongole nel canale degli Spinaroni. L’attività illegale si conferma come prassi di terzi che, incuranti della conservazione locale delle risorse naturali spadroneggiano nella Piallassa Baiona con ogni mezzo ed attrezzo predando i banchi di molluschi (vongole, ostriche) nell’incuranza del Comune di Ravenna.”

 

“Non sono da oggi le segnalazioni di un bracconaggio che potrebbe essere ridotto da una continuativa sorveglianza che solo chi è impegnato nella gestione di tale patrimonio può dare. E la Cooperativa richiamando gli usi civici e le concessioni date dal Comune di Ravenna non ha mai ricevuto risposte per attuare un compatibile conduzione. Con tale richiesta vi è l’esigenza di tutelare il lavoro di giovani nel mestiere della pesca professionale, autorizzati alla pesca secondo le regole vigenti dal Comune ma non in canali ben definiti per promuovere piani di gestione responsabili secondo l’egida ed il controllo del Comune stesso,” continua Masetti.

 

“L’AGCI di Ravenna seguendo questa cooperativa, aperta ai pescatori di Ravenna, promuove un modello gestionale di un patrimonio rinnovabile nel principio che, se lo sforzo di pesca è misurabile con un prelievo rapportato al massimo sfruttabile, si mantiene inalterata la capacità produttiva dell’ambiente. È quanto di strategico affermato nell’avviamento di questa attività che ieri era lasciata all’improvvisazione personale di pescatori. Oggi si stimola un nuovo corso operativo rispettoso della biodiversità favorito da una iniziale cultura radicata nei giovani della cooperativa il cui ruolo sarà di autogestire e di contingentare i prelievi con quell’autocontrollo non presenti in altri ambiti costieri. Il mio impegno personale è di favorire la crescita gestionale e culturale di questi giovani promuovendo presso il Comune l’accoglimento delle loro istanze nell’utilizzo alternato del reticolo dei canali adduttori al Candiano. Per Ravenna si traduce in una nuova forma di gestione coerente nel rispetto della Politica Comune della Pesca dell’UE e del Piano Strategico Nazionale dell’acquacoltura affermando l’applicazione di uno sviluppo collettivo locale nel promuovere reddito ed occupazione stimolando pure l’imprenditorialità familiare.”

 

“Non si riesce a capire il silenzio dell’amministrazione nel promuovere questi obiettivi ed ai politici locali segnalo questa attività che da anni ha necessità di spazi gestibili in forma collettiva che già ora nasce in forma cooperativistica maturando i propri risultati nell’esperienza pilotata dei suoi aderenti. Ulteriori ritardi nell’assegnazione dei canali si ripercuoteranno nel beneficiare del Fondo Europeo Affari Marittimi della Pesca (FEAMP 2014-2020) favorendo investimenti e lavoro per l’imprenditorialità locale. In attesa che ciò si concretizzi al più presto la Cooperativa continuerà, con i propri soci a pescare il prodotto, a stabularlo e a farlo verificare come salubrità dalle Asl competenti, ma non potrà attuare un piano di gestione compatibile e a seminare le forme giovanili essendo la pesca una risorsa per quella illegale.”

 

“A tal fine, in collaborazione con i volontari di altre associazioni di pesca sportiva (Arci Pesca Fisa, Fipsas ecc), alcuni pescatori professionali sono stati inseriti nel corso formativo per le guardie volontarie dal Corpo di Vigilanza Provinciale. E questa è un altr’altra dimostrazione di disponibilità per tutelare un patrimonio naturale. Personalmente sono impegnata a raggiungere con ogni mezzo democratico un risultato rifiutando altra perdita di tempo perché i giovani devono lavorare,” conclude Masetti.

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