Eurocarp Club: “Bracconaggio fuori controllo per l’immobilismo delle istituzioni ravennati”

Il 4 febbraio scorso presso la sala Fipsas, i membri dell'Eurocarp Club di Ravenna hanno presentato pubblicamente i preoccupanti dati sul bracconaggio ittico nelle nostre acque. "Bisogna agire in fretta, ma a Ravenna siamo in ritardo a causa delle istituzioni"

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“L’incontro avvenuto nella serata di giovedì 4 febbraio ha visto confermata la volontà di un nutrito gruppo di cittadini, almeno sessanta le sedie riempite nella sala Fipsas del lago Ghiarine, di volersi impegnare personalmente nel contrasto alla dilagante illegalità in cui si trovano i fiumi e canali del territorio”, dichiara il comunicato. 

 

“A confrontarsi con i pescatori”, continuano i membri dell’Eurocarp Club di Ravenna, “oltre alla rappresentanza Fipsas, i due consiglieri della Lega Nord: Andrea Liverani e Iacopo Berti, che hanno avuto modo di comprendere la portata e la gravità del fenomeno grazie ad interventi mirati e competenti, prodotti dai membri dell’Eurocarp Club presenti in sala.”

“Nel corso della serata sono stati snocciolati un po’ di dati preoccupanti sull’evoluzione del bracconaggio: 17 bande attive nell’Areale Padano, più del doppio rispetto alle informazioni raccolte 2 anni fa, 15 recuperi di reti illegali dall’inizio del nuovo anno, 70.000 euro di sanzioni contestate alle bande criminali dell’Est europa solamente sul territorio di Ferrara e meno del 10% quelle effettivamente pagate.”

“La mancanza prolungata di una voce forte e il rinvio di un giro di vite ha inoltre favorito la diffusione a macchia d’olio di casi di micro bracconaggio, sempre più delinquenti prendono coraggio, dedicandosi alla barbara pesca a strappo e a varie tecniche di stordimento del pesce.”

“I presenti hanno ripetuto chiaramente il messaggio: ‘La situazione è totalmente fuori controllo, o si agisce ora con tutte le forze e i mezzi disponibili o le conseguenze saranno irreversibili’. Lo sa bene il corpo di Polizia Provinciale di Ferrara che ha deciso di riunire i colleghi delle province limitrofe, estendendo l’invito anche ai provinciali di Padova, Vicenza e Mantova per condividere conoscenze preziose e pianificare una strategia comune in chiave di antibracconaggio.”

 

“Per quanto riguarda il corso per Guardie Ittiche, i presenti continuano, ora anche con una certa irrequietudine e incredulità a pretendere l’attivazione in tempi brevi, visto che a Rovigo, dove i volontari hanno seguito lo stesso iter e nei medesimi tempi, dicono che è solo questione di pochi giorni per assistere alle prima lezione. Sei mesi invece il tempo minimo di attesa stimato, a causa della condizione di transizione in cui giace il rapporto tra regione Emilia Romagna e provincia di Ravenna.”

“A conclusione del dibattito, le aspiranti guardie si sono dette pronte a muoversi sul territorio nonostante la mancanza della qualifica, anche solo per dare un appoggio a chi già da tempo ha sposato questa causa: ‘la Polizia Provinciale di Ravenna e le varie associazioni di tutela ambientale devono sapere che ci saranno molti occhi attenti ed agguerriti in più, puntati sulle nostro patrimonio ittico’ – è il commento di un consigliere Eurocarp fuori dalla sala. Rimane tuttavia inaccettabile questo immobilismo e questa mancanza di intraprendenza per una città che, energicamente, sta cercando di rinnovarsi e che oltre alla cultura artistica, non deve dimenticarsi che esiste anche una cultura di tutela e di salvaguardia ambientale, su cui non si sta facendo assolutamente abbastanza.”

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