Ravenna. Stupore di una signora che si “ritrova” il papà defunto attivo sui social utilizzando Telegram

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Il numero di cellulare di una persona cara passata a miglior vita può essere utilizzato da un altro utente. A quanti di voi lettori è capitato un simile episodio? In ogni caso, non a tutti è capitato di “ritrovarsi” il papà defunto attivo sui social in virtù dell’utilizzo di Telegram, famosa app che permette alle persone di scambiarsi rapidamente brevi messaggi in tempo reale attraverso i propri smartphone.

L’episodio è accaduto ad una ravennate iscrittasi tempo addietro a Telegram per partecipare ad un gruppo aperto sul social relativo ad un concorso, in modo da restare aggiornata sulle notizie e informazioni sull’oggetto. Il sistema di Telegram è solito avvisare l’utente quando un numero in rubrica s’è iscritto alla piattaforma ed è stato proprio questo passaggio a colpire la ravennate. “Quando ho letto “papà si è unito a Telegram” sono rimasta subito molto colpita” – dichiara la signora, aggiungendo – “Mi sono subito chiesta chi fosse esattamente e/o se si trattasse del numero di mio padre, che però è morto nel 2020. Oltretutto mio babbo negli ultimi anni utilizzava un telefono semplificato dove non erano attivi i social e quindi mi sono chiesta se, per caso, non avessi salvato in rubrica il numero di un altro papà o avessi sbagliato nella digitazione durante il salvataggio del contatto”. Dopo aver effettuato la verifica del numero, risultato effettivamente quello del suo papà, la ravennate ha iniziato a sospettare che il telefono mobile potesse essere finito nelle mani di un’altra persona.

Facendosi coraggio, con anche molta nostalgia in virtù della riapparizione del numero del padre, la signora ha inviato un sms scrivendo un messaggio contenente il seguente testo: “Scusi, mi è apparso questo numero nella mia rubrica, di chi è?”. Sono passate solamente poche ore e il numero salvato in rubrica come “Papà” è comparso nel video dello smartphone. Dall’altra parte del telefono ha risposto una persona molto cordiale che parlava in lingua inglese molto fluentemente.

“Penso fosse un mediorientale o una persona proveniente dall’est Europa” – specifica la ravennate, riportando la conversazione – “Ho spiegato a questo signore la situazione che mi è capitata e s’è sentito dispiaciuto. Mi ha specificato che il numero che era un tempo di mio babbo ce l’ha da un mese. All’uomo ho spiegato che avevo piacere di capire a chi appartenesse ora il numero e lui s’è dimostrato molto umano, dicendomi che capiva le mie perplessità e che gli dispiaceva di aver smosso dei ricordi così personali. Solitamente non si ricevono risposte in questo tipo di situazioni e finiamo anche con lo stupircene al giorno d’oggi, tutti presi come siamo dalle nostre vite. Ora però non riesco comunque a eliminare quel numero – ha chiosato la signora – e penso che questi social non solo invadano il nostro presente, ma diventino anche parte del nostro passato”.

Tutto è bene ciò che finisce bene. Ma la signora avrebbe fatto volentieri a meno di quel tuffo al cuore che ha riportato alla memoria una perdita recente molto dolorosa come quella del padre.

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Commenti

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  1. Scritto da Stefano

    Io informerei le autorità di questo fatto.