La Croce Rossa di Ravenna consegna farmaci salvavita durante l’emergenza: “Molta gente era isolata” foto

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La Croce Rossa di Ravenna è ancora impegnata, come molte altre associazioni, a gestire l’emergenza dovuta alla violenta alluvione che più di due settimane ha colpito il nostro territorio. Oggi, il lavoro consiste principalmente nell’assistere le persone fragili, anziane, disabili evacuate nelle attività di rientro presso il proprio domicilio. “È un primo, seppur piccolo, passo verso la normalità” spiega Alberto Catagna, presidente della Croce Rossa di Ravenna. Prima di arrivare a questo punto, l’operato dell’associazione, come di tutte quelle convenzionate con il Comune per attività di protezione civile, è iniziato i primi di maggio con pattugliamenti diurni e notturni dello stato dei fiumi e del mare, come avviene in caso di maltempo. La Croce Rossa ha presidiato, nello specifico, il territorio di Mezzano e Villanova di Ravenna. Sempre in quei giorni, ha messo a disposizione di Faenza il suo ponte radio mobile per far fronte alle esigenze di comunicazione della città, rimanendo comunque reperibile per il Comune di Ravenna. “Fino al 16 maggio – riferisce Catagna – abbiamo garantito la reperibilità del personale, anche di soccorritori con ambulanze per possibili evacuazioni delle zone a rischio e continuato a dare supporto a Faenza con alcune squadre. Dal 16 maggio, invece, si è reso necessaria l’implementazione dell’hub di accoglienza all’Istituto tecnico industriale statale “Nullo Baldini” di Ravenna dove sono intervenuti sei dei nostri operatori con brande e coperte, alcune delle quali trasferite nella serata stessa all’hub di San Pietro in Campiano”.

Tra i bisogni più importanti, gestiti dalla Croce Rossa, c’era quello di fornire farmaci salvavita e di coordinare i nuovi ordini di evacuazione. Così all’Itis, in collaborazione con l’Ausl di Ravenna e dei Servizi Sociali, è stato avviato un punto di assistenza socio sanitaria, “dove hanno svolto un ruolo essenziale – spiega il presidente – i coordinatori delle attività in emergenza, professionisti formati per occuparsi di mezzi e personale in situazioni eccezionali. “Poco dopo, ci è stato richiesto di intervenire nell’hub del Cinemacity, dove hanno lavorato i nostri operatori, tra cui uno specializzato in “ludoteche in emergenza”, in grado quindi di approntare le basi di un’accoglienza per adulti e bambini. Ben 62 volontari ci hanno dato supporto dall’inizio dell’emergenza”. Oltre all’evacuazione delle persone più fragili e allettate, sia in abitazioni private sia in strutture sanitarie o case di riposo, su richiesta della Prefettura o del Comune di Ravenna, la Croce Rossa ha garantito la consegna di farmaci salvavita a chi era rimasto isolato nelle zone più allagate.

Pur garantendo una presenza capillare di operatori sul territorio, le complicazioni incontrate dall’associazione ravennate non sono state indifferenti. Prima fra tutte, ad esempio, la difficoltà di raggiungere ogni luogo con i mezzi a disposizione e il ritardo nell’intervenire, dovuto al traffico cittadino, che intasava le strade, già seriamente compromesse a causa dell’acqua. “Le persone che hanno voluto aiutare durante l’emergenza sono state tantissime, dimostrando una grande sentimento di vicinanza verso chi era stato più duramente colpito. Tuttavia questo ha determinato, molto spesso, la congestione delle strade  – sottolinea Catagna – e di conseguenza il rallentamento anche delle operazioni di soccorso. Per questo credo sia necessario che i volontari “civili” si muovano in modo organizzato e coordinato con le organizzazioni più strutturate, per far sì che la macchina della solidarietà sia ancora più potente e che ogni cittadino possa davvero diventare un supporto, dopo essere stato adeguatamente formato”.

Grande affetto è arrivato non solo da tutta l’Emilia-Romagna, ma anche da moltissime altre Regioni. Centinaia di donne e uomini della Croce Rossa, specializzati in rischio idrogeologico o in soccorso alluvionale. Ora che l’esigenza è quella di portare avanti attività di ripristino, pulizia e sgombero delle abitazioni allagate, la solidarietà gioca un ruolo ancora più determinante. Presso la sede della Croce Rossa è possibile donare materiali utili alle operazioni logistiche quali secchi, pale e stivali, che gli operatori trasferiscono nelle zone a cui si sta dando supporto. “Durante gli interventi, alcuni dei nostri mezzi hanno subito gravi danni, pertanto abbiamo pensato di organizzare iniziative di raccolta fondi per l’acquisto di nuovi mezzi, al fine di non farci trovare sprovvisti in qualsiasi altra situazione di emergenza” chiosa Catagna.

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