Gambizzato per debiti di droga, spacciava anche dal letto d’ospedale. Tre persone arrestate a Russi foto

Un atto intimidatorio nell’ambito del traffico di stupefacenti

Un atto di intimidazione a carattere simbolico nell’ambito del traffico di stupefacenti, per ammonire la vittima ma dare anche un avvertimento a chi non saldava i propri debiti. È questo il retroscena della sparatoria del 15 dicembre a Santerno, dove un albanese è stato ferito con due colpi di arma da fuoco.

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Sabato scorso, 6 aprile, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ravenna hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ravenna, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 3 cittadini albanesi (due uomini e una donna) ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione, detenzione di arma illegale, lesioni aggravate e spaccio di sostanze stupefacenti.

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“L’attività di indagine è scaturita a seguito del ferimento di un cittadino albanese, mediante l’esplosione di due colpi di arma da fuoco da parte di un uomo, avvenuto la sera del 15 dicembre scorso a Santerno nei pressi di un bar. Le attività investigative hanno permesso di ricondurre le responsabilità in ordine al ferimento dell’uomo a un suo connazionale di 35 anni, nullafacente, domiciliato nel territorio di Russi, verosimilmente a seguito ad un debito di denaro non onorato, conseguente ad una cessione di sostanze stupefacenti” ha spiegato il Procuratore della Repubblica Daniele Barberini, durante le conferenza stampa a cui hanno partecipato la Pm Lucrezia Ciriello e il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Ravenna, Andrea Lachi.

L’uomo ferito, assieme alla connazionale consorte di 39 anni, risulterebbe artefice di una strutturata attività di spaccio di droga nell’hinterland ravennate, che avrebbero portato avanti addirittura anche all’interno della stanza dell’ospedale civile di Ravenna nella quale l’uomo era stato ricoverato a seguito dei plurimi colpi di pistola che lo avevano attinto.

“Le attività di perquisizione contestuali agli arresti hanno permesso di rinvenire e sequestrare nell’abitazione dello “sparatore” 50 grammi di hashish e 26 mila euro in contanti, abilmente occultati e rinvenuti all’interno delle fodere di alcuni capi di abbigliamento e nel doppio fondo di una custodia di orologi” hanno spiegato i carabinieri.

Il cittadino albanese oggetto dell’agguato del dicembre scorso, alla vista degli uomini dell’Arma, giunti presso la sua abitazione per arrestarlo, ha cercato di disfarsi, lanciando dalla finestra, di un involucro contenente 100 grammi di “cocaina”, poi recuperato e sottoposto a sequestro. Per tale episodio è stato quindi tratto in arresto anche in flagranza di reato.

Dopo le formalità di rito, i due uomini sono stati portati presso le Case Circondariali di Ravenna e Forlì; la donna posta agli arresti domiciliari.

Gli inquirenti hanno quindi fatto piena luce su un grave episodio che aveva destato non poco allarme sociale, considerato che la sparatoria era avvenuta davanti ad un esercizio commerciale dove erano presenti anche altre persone.