Re Carlo “parla” dialetto romagnolo, ed è Parmiani-mania: i video doppiaggi dell’attore lughese diventano virali, “ciò!”

Una serie di video in cui Carlo d’Inghilterra, mentre adempie ai suoi doveri reali, “parla” doppiato in dialetto romagnolo… Gianni Parmiani, attore lughese molto amato in Romagna e oltre, ha cominciato a farli per gioco, poco dopo la morte della Regina Elisabetta e la conseguente entrata in carica di Carlo come Re, mentre guardava la cerimonia in tv.

Dovevano essere pochi video, come scrive lo stesso Parmiani, “Parchè e’ zug de burdël l’ha da rèssar curt e bël”, ma sono diventati subito virali (solo il primo video ha raggiunto le 100mila visualizzazioni) e, dato il grande affetto e le copiose richieste ricevute, Gianni è stato “costretto” felicemente a continuare: i video a tutt’ora sono diventati quasi una decina, l’ultimo di pochi giorni fa… e speriamo non si fermino!

“Le richieste sono davvero numerosissime e gentilissime. Grazie! – scrive Parmiani su Facebook – Io ci ho provato a resistere, ma non ce l’ho fatta. E allora… ecco un altro episodio della serie (E se non vi piace… Pazienza! Così imparate ad insistere!)” scherza l’attore.

Ma oltre a far divertire, queste piccole pillole video hanno portato con sé anche un aspetto secondario importante, ovvero hanno contribuito a puntare i riflettori sul dialetto romagnolo, vernacolo in via d’estinzione che è invece molto importante tramandare poiché custode delle tradizioni e della storia locale. “Molti ragazzi delle nuove generazioni (forse perché fruendone a mezzo Facebook, n.d.r.) si sono incuriositi e hanno fatto vedere i video ai genitori e ai nonni – ci racconta infatti Parmiani al telefono, piacevolmente stupito della piega inaspettata che ha preso la cosa – e molti altri mi hanno scritto, incuriositi da alcuni termini dialettali, per sapere cosa significassero”. Quando si dice, insomma, che ‘non tutti i social vengon per nuocere’…

Tutti i video della ‘serie di Re Carlo’: clicca per vederli da 1 a 9

Gianni Parmiani

Bagnacavallo 20 febbraio 1960. Da sempre sulle scene, alimentando un’antica tradizione di famiglia che ancora si perpetua, Gianni Parmiani  ha iniziato a recitare giovanissimo nel Gruppo Teatrale “La Compagine” – costituitosi a San Lorenzo di Lugo nel 1973 e di cui tuttora fa parte – condividendo il cammino di ricerca sperimentato dalla Compagnia nel campo del teatro in dialetto romagnolo. Insieme al fratello Paolo, col quale vive (da una vita!) un proficuo sodalizio artistico, ha saputo fondere tradizione, cultura popolare e cabaret, dedicandosi con continuità e dedizione sia al Teatro dialettale che a quello in lingua.

Autore di testi per il teatro (sia in lingua che in vernacolo), fornisce consulenze in ambito scolastico e tiene laboratori teatrali per bambini, ragazzi ed adulti. E’ stato voce recitante in concerti destinati alle scuole,  sviluppando tecniche di racconto nel campo della favola/concerto. Dall’ottobre 2015 è membro del Comitato scientifico per la salvaguardia, la valorizzazione e la trasmissione dei dialetti dell’Emilia-Romagna e dal febbraio del 2017 collabora col settimanale Settesere Qui, scrivendo racconti che vengono pubblicati, con cadenza quindicinale, nella rubrica  “Raccontino della sera”.

Nel settembre 2017, chiamato dal regista e drammaturgo Marco Martinelli per interpretare, insieme a Gigi Dall’Aglio, la pièce “Saluti da Brescello”, scritta dallo stesso Martinelli e scelta per rappresentare l’Emilia-Romagna nell’ambito del colossale progetto “Ritratto di una Nazione” (prima parte) andato in scena al Teatro Argentina di Roma, ha condiviso il palcoscenico del Teatro Nazionale con attori del calibro di Giuseppe Battiston, Roberto Citran, Maddalena Crippa, Michele Di Mauro, Davide Enia, Francesca Mazza, Paolo Mazzarelli, Lino Musella, Filippo Nigro, Ulderico Pesce, Michele Placido, Arianna Scommegna e Vitaliano Trevisan. È stato tra gli “attori ospiti” della compagnia “Teatro delle Albe” di Ravenna che il 23 novembre 2017 hanno portato in scena (al Teatro Storchi di Modena) il “Va pensiero” di Marco Martinelli, lo spettacolo che, accolto con successo da critica e pubblico, è stato rappresentato nei più prestigiosi teatri italiani e che, anche nella stagione 2018-2019, continuerà la tournèe nazionale.

Nell’autunno 2018 sarà di nuovo protagonista (sempre nei panni di Don Camillo) del corto teatrale “Saluti da Brescello”, questa volta in coppia con Luigi Dadina (Peppone), per la regia di Marco Martinelli, che debutterà al teatro “Rasi” di Ravenna il 17 settembre.