In difesa della Legge 194. A Fusignano va in scena “Io obietto” sulla morte di Valentina Milluzzo

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L’associazione Demetra donne in aiuto promuove lo spettacolo Io obietto, che si svolgerà lunedì 11 marzoalle 21 all’Auditorium Corelli – via Alfredo Belletti, 2, Fusignano. L’ingresso è gratuito. Lo spettacolo teatrale, realizzato dall’associazione Teatro Causa, tratto da un testo di Elisabetta Canitano, ginecologa e presidente di Vita di donna ha ottenuto il patrocinio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e del Comune di Fusignano. L’iniziativa sarà realizzata con la collaborazione della Casa delle donne di Ravenna e dell’Udi.

 

Lo spettacolo è andato in scena a Roma per la prima volta nel febbraio del 2018 ed è ispirato alla vicenda di  Valentina Milluzzo. Ricoverata all’ospedale Cannizzaro di Catania per il rischio di aborto di due gemelli, morì il 16 ottobre 2016, a soli 32 anni. I familiari testimoniarono che nelle ultime ore di vita di Valentina i ginecologi dissero di non poter intervenire perché si sentiva ancora il battito cardiaco di uno dei due feti. L’ospedale Cannizzaro ha sempre negato che fosse un caso di obiezione di coscienza  alla legge 194. L’esame autoptico rivelò che la morte di Valentina fu determinata da “mancato tempestivo riconoscimento della sepsi; mancata instaurazione tempestiva di antibioticoterapia efficace; mancata raccolta di campioni per gli esami microbiologici; mancata tempestiva rimozione della fonte d’infezione (feti e placenta); mancata somministrazione di unità di emazie lavate durante l’intervento del 16 ottobre 2016”.

 

“In un momento in cui i diritti delle donne sono sotto attacco, ed è sotto attacco anche il principio della laicità dello Stato, abbiamo voluto portare nel territorio del’Unione dei Comuni della Bassa Romagna – spiega Giuseppina Dessy, presidente di Demetra donne in aiuto –  lo spettacolo  teatrale “Io obietto”   che affronta il problema dell’obiezione di coscienza alla 194  e dell’influenza della Chiesa nel sistema sanitario nazionale. E’ questo un modo per non dimenticare Valentina e invitare a riflettere su come l’obiezione di coscienza prevista nella legge 194 si sia trasformata  in uno strumento per rendere inefficace la legge che tutela la vita  e la salute riproduttiva delle donne fino a metterne a rischio la vita”.

 

In  scena ci saranno le attrici Chiara David, Cristian Giammarini, Laura Nardi, e Valentina Valsania per la regia di Amandio Pinheiro.

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