“No all’austerità, sì alla democrazia”: in piazza Costa presidio di solidarietà con il popolo greco

CGIL Ravenna: "Ridare centralità alla politica e alla democrazia". L'Altra Emilia Romagna - L'Altra Europa con Tsipras: "Sostenere la Grecia è aiutare l’Italia e dare un nuovo corso all’Europa"

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Venerdì 3 luglio alle ore 20.30 in piazza Andrea Costa a Ravenna sotto lo slogan “Da Ravenna alla Grecia: no all’austerità, sì alla democrazia” si terrà un presidio di solidarietà con il popolo greco.

I cittadini greci sono infatti chiamati, per domenica 5 luglio, ad un referendum sull’accettazione o meno delle condizioni imposte dai creditori europei e dal FMI.

In una nota stampa la Cgil di Ravenna, che parteciperà – ed invita a partecipare – alla manifestazione spiega la propria posizione sulla questione greca: “La Camera del Lavoro di Ravenna esprime piena solidarietà al popolo greco vittima del tentativo della Commissione Europea, dell’FMI e dei governi dell’Unione Europea, di piegare il Paese ad accettare un nuovo ciclo di politiche di austerità con l’evidente obiettivo di punire politicamente il tentativo del Governo greco di aprire una fase nuova e diversa nelle politiche economiche che presiedono all’Unione Monetaria.

Le pressioni esercitate sul Popolo e sul Governo greco per impedire il libero esercizio della sovranità popolare attraverso il referendum sono inaccettabili.

L’indizione del Referendum è un atto di responsabilità democratica davanti alla impossibilità di condurre il negoziato verso una conclusione rispettosa dell’esito delle elezioni politiche. Ma il popolo Greco è posto di fronte a una scelta comunque drammatica.

Malgrado il notevole stato di avanzamento della trattativa nel dettaglio delle singole misure che compongono il potenziale piano di risanamento greco, i rappresentanti dei “creditori” insistono a voler imporre misure di forte matrice liberista, nonostante l’ormai evidente fallimento delle politiche di austerità e mercantilistiche”.

“La CGIL – prosege la Camera del lavoro ravennate – condivide lo sforzo del Governo greco di proporre misure economiche che, pur in assenza di una politica economica espansiva, si caratterizzino per maggiore equità e giustizia sociale, oltre che maggiore efficienza economica e finanziaria, come la lotta all’evasione e l’introduzione di una imposizione patrimoniale progressiva, e lo sostiene anche nella difesa della contrattazione collettiva e nel rinnovamento delle relazioni industriali come leva per la crescita e l’occupazione.

La CGIL è convinta che sia necessario chiedere ai governi dell’Unione, alla Commissione e agli organismi finanziari internazionali di riaprire la trattativa. Sono ampi i margini per definire misure condivise e raggiungere gli obiettivi di consolidamento del debito sovrano greco con nuova crescita, più occupazione e maggiore equità sociale.

Anche per questo, la CGIL crede sia opportuno che venga espressa con chiarezza e decisione la posizione del Governo italiano sulla questione greca. Non è corretto, assumere – come apparso fino ad ora – atteggiamenti opportunistici su una vicenda tanto drammatica quanto rilevante per il destino dei popoli europei, un comportamento che consegna il nostro Paese alla irrilevanza.

La CGIL sostiene che il nostro Paese debba assumere una posizione di sostegno all’elaborazione di politiche economiche alternative all’austerità, a partire proprio dalla riapertura al dialogo e al confronto in sede europea sulle politiche economiche, monetarie e finanziarie utili a risolvere la crisi greca e, in generale, la crisi europea.

Le istituzioni sovranazionali devono ridare centralità alla politica e alla democrazia, rilanciando il disegno di pace, il modello sociale e il progetto di sviluppo dell’Europa”.

Anche L’Altra Emilia Romagna – L’Altra Europa con Tsipras parteciperà al presidio. “Poco più di un anno – scrivono le due liste in una nota congiunta – fa nel presentarci alle elezioni per il parlamento europeo abbiamo scelto di non rifarci a passate deludenti esperienze italiane ma richiamarci all’esempio di un soggetto politico di un altro paese europeo: la Grecia. Anche il nostro messaggio ha preso a modello quello proposto dall’allora opposizione greca: mettere le persone, i loro bisogni concreti e le loro vite, davanti alle sempre più insaziabili esigenze della speculazione finanziaria. La nostra campagna elettorale ha ricevuto il sostegno di Syriza attraverso la presenza attiva di suoi rappresentanti e, tra tutti, in particolare di Alexis Tsipras, candidato alla presidenza della Commissione Europea che ci ha “prestato” perfino il suo nome. Ora è giunto il momento di ricambiare. 

Il 25 gennaio scorso Syriza ha vinto le elezioni in Grecia e con Alexis Tsipras sta mettendo in atto politiche coerenti con il mandato ricevuto: mettere fine all’austerità imposta da FMI e UE e ricostruire su basi solide un’economia sostenibile. Il dialogo intessuto con FMI e UE per 5 mesi si è però rivelato una farsa. Nessuna delle proposte greche è stata ritenuta meritevole di accoglimento in quanto in contrasto con la ricetta standard: nuova deregolamentazione del mercato del lavoro, ulteriori tagli alle pensioni, prosecuzione nell’abbattimento dei salari, aumento dell’IVA per i prodotti alimentari e abolizione delle compensazioni fiscali volte ad evitare lo spopolamento delle isole. A questo ultimatum la Grecia ha opposto una scelta di democrazia chiamando la popolazione alla scelta in un referendum la prossima domenica”.

“Il debito pubblico greco è di 330 miliardi di euro. Quello italiano di 2.200 miliardi di euro – proseguono L’Altra Emilia Romagna – L’Altra Europa con Tsipras. – Il rating del debito greco è equivalente a “spazzatura”; quello italiano di poco sopra. Se salta la Grecia, la speculazione tornerà a scommettere sul far saltare l’Italia. Del resto, tra i paesi in “rosso” della zona euro, i cosiddetti PIGS, la I del nostro Paese è fianco a fianco alla G della Grecia. Sostenere la Grecia è aiutare l’Italia e dare un nuovo corso all’Europa. Per questo venerdì 3 luglio ci ritroveremo a Ravenna in Piazza Andrea Costa dalle 20.30 e invitiamo quanti hanno a cuore il proprio futuro e quello dei propri cari a dedicare un momento della notte rosa a contrastare il nero domani che vogliono apparecchiarci”.

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