Gardin e Pompignoli (Ln): “Sulla promozione del patrimonio ravennate la giunta sta sbagliando tutto”

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«Nella commissione del 13 marzo, si è discusso l’accordo di valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e artistico ravennate. Non vi è dubbio che questo documento contenga elementi centrali per la città, tuttavia le modalità con cui è stato portato avanti e definito risultano alquanto discutibili.» Queste, in sintesi, le perplessità espresse dal capogruppo Ln in consiglio comunale, Samantha Gardin, e dal responsabile immigrazione del Carroccio, Nicola Pompignoli.

«Non c’è dubbio che quelli indicati debbano ritenersi aspetti centrali dell’attività amministrativa del Comune – dicono Gardin e Pompignoli circa il documento andato in commissione per “incrementare e rafforzare le politiche pubbliche di conservazione, valorizzazione e fruizione” del patrimonio artistico ravennate – tuttavia le modalità sono piuttosto discutibili. In primis, si è discusso dell’accordo quasi un mese dopo che questo è stato siglato, così da rendere dubbia la stessa utilità del dibattito e “frustrare” la funzione della commissione”.

“Evidentemente – aggiungono -, si doveva discutere prima del perfezionamento. D’altro canto suscita una certa perplessità l’indicazione della fondazione “RavennAntica”, quale partner ideale al raggiungimento dello scopo preposto. Tuttavia, i dati delle affluenze ai siti archeologici, artistici e museali ravennati forniscono la rappresentazione di una ricchezza incommensurabile ed unica, «quanto malamente sfruttata”.

Tra gli esempi che il Carroccjo porta all’attenzione, sicuramente Sant’Apollinare in Classe, che ha visto «un calo dei visitatori costante dai 226.628 del 2005, ai 202.953 del 2010 – sottolineano Gardin e Pompignoli – fino ai 156.397 del 2015. L’area archeologica di Classe ha assistito ad un quasi dimezzamento delle visite dal 2005 al 2010. I dati complessivi non sono migliori ed offrono un quadro tutt’altro che soddisfacente, anzi, oseremmo dire desolante”.

Secondo gli esponenti del Carroccio, “appare evidente che di Ravenna e delle sue meraviglie si parla e si conosce troppo poco al di fuori della città. D’altronde, non si può certo pretendere che la promozione venga da sé, e non c’è dubbio che a riguardo l’amministrazione in carica debba fare di più, visto anche il triste e recente epilogo riguardo la candidatura a capitale europea della cultura”.

La Lega, quindi, spinge affinché conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico, artistico e culturale siano le parole d’ordine, «ma occorre anche cambiare marcia sulla promozione del territorio.» Recentemente, poi, la rivista Newyorkese “Forbes” ha pubblicato un articolo contenente dieci motivi per visitare Ravenna: «appare singolare – concludono dalla Ln – come gli americani siano più bravi a farci pubblicità, di quanto non siamo in grado di fare noi stessi. È evidente che qualcosa, a Ravenna, non va…”.

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