Ravenna in Comune su crisi idrica e siccità presenta un ordine del giorno in consiglio comunale

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Crisi idrica e estati sempre più siccitose hanno messo in allarme Ravenna in Comune che, con un ordine del giorno presentato dal capogruppo Massimo Manzoli, interroga il sindaco Michele de Pascale e l’amministrazione comunale tutta sulla verifica di quanto si può fare per ridurre i consumi e gli sprechi, oltre ad investire in sistemi per il riuso di acque piovane e reflue e sistemi di irrigazione goccia a goccia in agricoltura.

 

“Se finora diga di Ridracoli e CER – si legge nel documento – si sono dimostrate infrastrutture  preziose, alla luce dell’andamento climatico dell’ultima estate non appaiono più del tutto sufficienti per affrontare le nuove condizioni che si stanno purtroppo manifestando con sempre maggiore intensità. Occorre quindi, ed è prudente, pensare ad ulteriori interventi di sistema per guardare al futuro con una certa tranquillità”.

“Ci chiediamo – continua l’ordine del giorno – se ci sia un piano di risparmio dell’acqua, contro eventuali sprechi, con relative ordinanze concordate tra tutti i sindaci della Romagna e se Hera e gli enti locali abbiano un progetto di risanamento della rete di distribuzione dell’acqua atto a ridurre al minimo le perdite e le dispersioni. Ci chiediamo, inoltre, se siano già presenti piani di riuso delle acque piovane e reflue, investimenti su sistemi di irrigazione goccia a goccia, analisi per la creazione di una rete idrica duale”.

“Un tale progetto – si legge -, da realizzarsi gradualmente nel tempo, va programmato e può e deve concorrere ai promessi finanziamenti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Queste poi le richieste di Ravenna in Comune a Sindaco e l’Amministrazione Comunale:
– verificare, con l’urgenza del caso, l’adottabilità delle misure indicate in premessa, possibilmente di concerto con gli altri Comuni della Romagna, laddove occorra, sollecitando altresì impegni concreti di Hera e dei gestori, in particolare per quanto riguarda un concreto programma sia di risanamento dei materiali di rete sia di riduzione delle loro perdite che causano dispersioni nella distribuzione;
– valutare, di concerto con le altre amministrazioni comunali della Romagna e con “Romagna Acque”, l’opportunità di riprendere e aggiornare lo studio di fattibilità, a suo tempo commissionato, per il ripristino dell’invaso “lago di Quarto” , quale ulteriore fonte di approvvigionamento e riserva di acqua potabile;
– far sì, parimenti, che anche la Romagna possa partecipare al piano straordinario, che Il governo sta predisponendo, per la realizzazione di nuovi invasi atti a meglio affrontare il grave problema della siccità, con progetti come quelli sommariamente richiamati in premessa, e metterci così nelle condizioni di guardare con maggiore tranquillità al futuro, che purtroppo appare sempre più prossimo.

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