Matteo Renzi a Faenza, sabato 2 marzo: presenta il suo libro “Un’altra strada”

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L’ex presidente del Consiglio dei ministri, ed ex segretario nazionale del Pd, sarà a Faenza sabato 2 marzo, alle ore 18:15 alla sala Zanelli, presso i locali della Fiera di Faenza. Ad accoglierlo, proprio alla vigilia delle primarie del Partito democratico, ci saranno, tra gli altri, la consigliera regionale Manuela Rontini, il sindaco Giovanni Malpezzi, il segretario comunale del Pd Maurizio Randi e Stefano Collina, con cui Renzi condivide l’esperienza tra i banchi del Senato. 

 

Renzi torna otto anni dopo proprio laddove, il 3 aprile 2011, venne a presentare il libro “Fuori”, trovando una sala strapiena ad attenderlo. Nel frattempo tante cose sono cambiate, tant’è che è lo stesso Renzi, nell’introduzione del libro, a scrivere “A quarantaquattro anni sono già un ex, di molte cose. Ho un curriculum fitto di incarichi inattesi, inimmaginabili anche nei sogni più belli di un giovane liceale fiorentino. Nessuno mi porterà via tutto quello che in questi dieci anni abbiamo fatto, dalle sfide vinte nella mia città all’esperienza dell’esecutivo. La narrazione di osservatori e analisti, che poco o nulla sanno di me, delle mie emozioni, dei miei sentimenti, vorrebbe confinarmi nell’angolo del rancore. Talvolta mi sento quasi in imbarazzo per essere totalmente diverso da come mi dipingono e mi verrebbe da chiedere: rancore per cosa? Per aver guidato l’Europa in un semestre difficile, combattendo contro l’austerity e per la flessibilità, ma anche istituendo il servizio civile europeo e visitando i campi profughi curdi, tra le persone che fuggivano dall’Isis? Per cosa dovrei essere rancoroso o, peggio ancora, triste? Ho dato tanto in questi anni, ma ho ricevuto molto di più”.

 

Il libro, “Un’altra strada. Idee per l’Italia di domani”, in vetta alla classifica di vendita, è un inno all’ottimismo. “Sono ottimista – dice Matteo Renzi – perché credo nell’Italia. Ci credo oggi più di ieri. Nonostante i colpi terribili che il populismo economico e di politica estera sta dando alla nostra credibilità. Sono ottimista perché la politica vincerà sul populismo. La cultura vincerà sull’ignoranza. La verità vincerà sulle fake news. L’Europa vincerà sul nazionalismo. Il lavoro vincerà sull’assistenzialismo. E alla fine il futuro avrà la meglio sulla paura. Non sono temi messi lì a caso, sono i capitoli del libro”.

 

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