Nuova Ravegnana. Il Sindaco Michele de Pascale: puntiamo alla riqualificazione della strada attuale

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Il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale, con una comunicazione, nel corso della seduta di ieri 2 luglio, ha informato il Consiglio comunale sugli sviluppi in merito alla nuova Ravegnana e ai collegamenti fra Ravenna e Forlì, che in questi giorni stanno infiammando il dibattito pubblico. Il Sindaco è partito dagli atti, che vengono prima delle polemiche, ha detto. E al momento l’unico atto compiuto è stato il voto avvenuto in Commissione regionale Territorio di un emendamento al PRIT – strumento di pianificazione, che segnala le priorità – che prevede un intervento sulla Ravegnana.

Un primo emendamento in tal senso – ha detto il Sindaco – era stato presentato dal consigliere della Lega Pompignoli, che prevedeva di realizzare una nuova infrastruttura stradale per collegare Forlì con l’uscita della E45 all’altezza della Standiana. In sede di dibattito è stato poi discusso e messo a punto un nuovo emendamento – a firma Pompignoli, Rontini, Iotti e Liverani consiglieri regionali di Lega e Pd – che prevede la riqualificazione in sede dell’attuale Ravegnana con varianti puntuali, quando la strada attraversa centri abitati, come nel caso di Coccolia per esempio. La Commissione ha votato con voto unanime bipartisan questo secondo emendamento, che sarà quindi inserito nel PRIT che verrà votato e approvato in Regione il 9 luglio.

Di questo – ha aggiunto il Sindaco – si è discusso in Regione nell’incontro che si è svolto ieri (presenti anche il Sindaco di Forlì Zattini e l’Anas). Il Sindaco ha poi precisato che l’emendamento votato dice una cosa precisa, che non è quella riportata dalle opposizioni – Lega, FI, LpRa – nella conferenza stampa di lunedì 1 luglio, tenuta in Municipio a Ravenna, che hanno parlato invece di due possibili soluzioni per la nuova Ravegnana, rifacimento di quella attuale o infrastruttura stradale da realizzare ex novo.

Il Sindaco ha ribadito che l’ipotesi di cui parla il centrodestra, ovvero di un collegamento da realizzare ex novo da Forlì fino alla Standiana, di circa 13 km, non è propriamente una variante, ma una strada completamente nuova, dunque a suo avviso non può essere contemplata nell’emendamento votato e nel PRIT.

Il Sindaco ha affermato che l’emendamento votato – ovvero la riqualificazione in sede della Ravegnana con varianti – è l’unica soluzione che ha la concreta prospettiva di essere oggi realizzata, per varie ragioni, a prescindere che sia la soluzione ottimale o meno.

Che cosa significa riqualificazione in sede della Ravegnana con microvarianti? Lo abbiamo chiesto all’Anas nell’incontro in Regione, poichè l’Anas ha la titolarità di quell’arteria e di quell’intervento, ha detto il Sindaco. Quindi l’Anas nei prossimi mesi dovrà illustrare le possibili soluzioni tecniche e i costi del progetto.

Allo stesso tempo si è ragionato su ipotesi alternative – è il caso del nuovo collegamento Forlì-Standiana cui si accennava o di altri progetti -; una prima stima del Comune di Forlì parla di un costo dell’opera di circa 150-200 milioni di euro. Secondo Anas questi costi sono sottostimati. Inoltre ci sono tutti i problemi legati agli eventuali espropri. Ci sono case e terreni da espropriare e quanti? Ci sono terreni agricoli che verranno spezzati e perderanno valore? Tutte questioni che Anas dovrà valutare nei prossimi mesi, per dare le risposte richieste.

Se il costo dell’opera è questo, ha poi aggiunto il Sindaco, o il governo e il MIT prendono l’impegno di dire che la Nuova Ravegnana è una priorità nazionale oppure non è pensabile realizzare quest’opera solo inserendola fra le opere del PRIT regionale, perchè da sola quest’opera impegnerebbe gran parte dei finanziamenti del contratto Anas-Regione per anni e non resterebbe quasi nulla per altre opere.

Quindi questo impegno nazionale deve essere chiaro se no si prendono in giro i cittadini, perchè con una mano si sventola una bandiera e con l’altra si nasconde il portafoglio, ha detto il Sindaco in polemica con il centrodestra e con quanti spingono per la nuova strada.

Il Sindaco ha chiesto a tutti di mettere da parte le polemiche e di attendere le risposte dei tecnici Anas per valutare le varie ipotesi e individuare poi la soluzione concretamente realizzabile.

Samantha Gardin (Lega), Alberto Ancarani (FI) e Alvaro Ancisi (LpRa) hanno sottolineato il loro impegno come opposizione per ottenere il risultato della nuova Ravegnana nel PRIT, perchè – hanno accusato – il Pd ha ignorato il problema fino all’ultimo – ma hanno duramente contestato l’interpretazione del Sindaco, affermando che l’emendamento votato in Regione parla di riqualificazione e messa in sicurezza oppure di varianti fuori sede, che per loro significa realizzare una nuova strada, come quella proposta inizialmente appunto da Pompignoli

Replica finale del Sindaco che ha ribadito due concetti. L’Ingegnere Ferretti Direttore generale dell’Area infrastrutture della Regione Emilia-Romagna ha affermato che il progetto di collegamento fra Standiana e Forlì (l’ipotesi iniziale di Pompignoli, che poi è anche l’ipotesi della Pigna, e ha come base uno studio dell’Ufficio tecnico del Comune di Forlì messo a punto nella scorsa consiliatura) è incompatibile con l’emendamento e con il PRIT. Il Sindaco ha aggiunto che è sua opinione che ora sia realisticamente possibile portare a casa il risultato della riqualificazione della Ravegnana nella sua sede attuale con microvarianti, a patto che Anas dica che questa cosa è fattibile. Se per ragioni tecniche Anas dovesse dare una risposta negativa alla riqualificazione della Ravegnana – ha concluso il Sindaco – allora si dovrà valutare una soluzione alternativa, per la quale bisogna comunque intervenire per cambiare il PRIT.

A cura di P. G. C. 

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