Progetto Cervia: “Comune impreparato sul tema sicurezza”

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Dura la presa di posizione da parte di Lista Civica Progetto Cervia emersa dalla diretta su Facebook di mercoledì scorso. Una diretta incentrata particolarmente sul tema della sicurezza alla luce dell’apertura della stagione turistica e della persistente necessità di salvaguardare turisti e cittadini dall’emergenza Covid e da quei fenomeni contrari all’ordine pubblico ai quali di anno in anno si è assistito.

“Siamo ancora in attesa che il Primo cittadino – ha attaccato il Presidente di Progetto Cervia, Pietro Paolo Pollini – ci spieghi come voglia procedere per gestire la stagione e la sua apertura, visto che ad oggi da quanto sappiamo esiste un Piano per la sicurezza urbana firmato da non si sa chi, che non dice nulla. E’ una serie di intenzioni, ma mancano gli strumenti normativi per attuarle: si rinvia ad un regolamento e ad ordinanze che ad oggi, 28 aprile 2021, non esistono”.

“A questo si affianca poi l’uscita recentissima sui quotidiani di Conficconi – continua -: il segretario del Pd chiede al suo partito – che ricordiamo essere al governo della città – quali siano le sue intenzioni sul tema sicurezza ed in particolare lo esorta nel richiedere maggiori controlli da parte delle forze di polizia, come se la gestione di questa materia spettasse ad altri. Un intervento singolare e che manifesta la poca organizzazione interna del partito e la poca lungimiranza su di un tema così importante”.

“La paura – conclude Pollini – vista la totale assenza di norme, è che si continuerà esattamente come gli anni scorsi, nessun controllo, nessuna sanzione, sperando che vada tutto bene. Noi siamo favorevoli alle riaperture, siamo per il supporto delle categorie in questa fase, ma con rigore e controlli. Ci sono 70 agenti che possono essere attivati meglio e con più presenza sul territorio, non ci vuole l’esercito, come spesso ha sostenuto il sindaco Medri, solo controlli, regole chiare ed uguali per tutti.”

“Un piano per la sicurezza che ambisse a diventare atto legislativo- aggiungono da Progetto Cervia -, dovrebbe prevedere il coinvolgimento dei cittadini, mentre questo piano pare sia stato consegnato ai capigruppo ma non si capisce quale sia stato il suo iter. Cade a fine aprile, quando ci sarebbe stata la possibilità di disciplinare la materia, attraverso un regolamento che era stato presentato dal sottoscritto nel dicembre 2019 che avrebbe potuto rappresentare oggi la base – già pronta – sulla quale lavorare a livello normativo, invece è stato cestinato in toto da Pd e dallo stesso Conficconi”.

“A ciò si aggiunge il fatto che l’iter che è stato scelto per affrontare il tema della sicurezza, è totalmente sbagliato – dichiara ancora Progetto Cervia -: si delega ad ordinanze, cioè strumenti temporanei, la sua disciplina, quando vi è la necessità di regolamentare tutto il tema in maniera stabile. Il Comune fa riferimento ad un regolamento ‘unico per la disciplina della vendita e consumo delle bevande alcoliche’ che lascia perplessi quantomeno per l’argomento. Nel regolamento suddetto si dice che verranno individuate aree riservate dove verranno svolte attività di intrattenimento a totale carico dei gestori, cioè aree per i privati che potranno farci quel che vogliono. Ma che regolamento è? Assurdo sotto tutti i fronti”.

“Il documento presentato dal Comune è senza contenuti – sostengono -, non si parla di sicurezza sanitaria, non si parla di spiagge se non per l’abusivismo commerciale, dimenticandosi delle feste danzanti con migliaia di persone, di aree della città come la Terza Traversa, mentre la situazione risse e vandalismi registrati a notte fonda a  Milano Marittima si crede si possa risolvere con un presidio di polizia locale fino a mezzanotte. Sono molto stupito del ritardo e dalla pochezza di questo documento, che non è un regolamento di polizia urbana, né un regolamento come quello che avevo preparato con l’aiuto di esperti sia del Comune che esterni.”

“Il mio regolamento 2019 nasceva dall’esigenza effettiva di disciplinare il rapporto tra i cittadini e chi ci lavora. – specifica poi Fiumi, leader di Progetto Cervia – Cervia è una città aperta ai turisti, ma negli ultimi anni si è assistito all’accelerazione di comportamenti contrari all’ordine pubblico, come risse, violenza ed attività illecite che devono essere contenute. Come si contempera l’esigenza turistica, salvaguardando però la sicurezza?”.

“Abbiamo dato una definizione delle aree – conclude -, affrontato la materia acustica e regolamentato i comportamenti e le responsabilità dei gestori delle attività. Progetto Cervia, sia chiaro, non è contraria alla movida, ma contro gli eccessi che si creano in assenza di normative: vogliamo che le cose vengano fatte correttamente e uguali per tutti. Il nostro regolamento è a disposizione, può essere già da ora la base sulla quale lavorare e soprattutto va in questa direzione, perché è il risultato dell’ascolto delle associazioni di categoria e dei cittadini.”

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