Riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali: Michele de Pascale continuerà a trascrivere gli atti nonostante le disposizioni contrarie del Governo

Il 12 maggio il sindaco di Ravenna sarà a Torino alla manifestazione nazionale lanciata per chiedere al Parlamento un legge chiara sul tema. Favorevole anche il sindaco di Lugo, Davide Ranalli

Anche il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, si schiera nettamente con i sindaci in mobilitazione da settimane sul fronte dei diritti dei figli nati da coppie omogenitoriali a vedersi riconosciuti entrambi i genitori.

Lo aveva già lasciato intendere martedì 21 marzo, prendendo parola in piazza del Popolo alla manifestazione “Giù le mani dai nostri figli” organizzata da Casa delle Donne, ma lo ribadisce esplicitamente ora, affermando che trascriverà gli atti che giungeranno sul suo tavolo, trasgredendo a quanto imposto dalle circolari del Ministero dell’Interno, e parteciperà il 12 maggio alla manifestazione di Torino, che vedrà a quanto pare molti sindaci dello Stivale uniti per rivendicare una legge sul tema, a tutela di bambini e coppie omogenitoriali.

“Bisogna fare una distinzione tra i propri convincimenti e il proprio ruolo amministrativo e di governo – ha affermato ai nostri microfoni -. Rispetto ai miei convincimenti io ritengo che sia assolutamente prioritaria ed essenziale l’approvazione di una legge che tuteli i diritti dei bambini e delle bambine a prescindere dal fatto che siano nati in Italia o all’estero. Come ufficiale di governo e come sindaco, ho sempre trascritto, in quanto c’è una giurisprudenza univoca e favorevole in proposito, che però il Governo sta contestando circa la trascrizione di bambini nati all’estero e che arrivano in Italia già con due genitori dello stesso sesso”.

“Inoltre, ho trascritto anche atti di bambini nati in Italia da due madri – aggiunge de Pascale -: in questo caso ci son sentenze che dicono una cosa e sentenze che ne dicono un’altra, e ci sono anche casi complessissimi, in cui attraverso l’eterologa il bambino o la bambina sono legati geneticamente ad una madre ma sono stati partorito dall’altra. Casi dunque nei quali per me non se ne esce senza il riconoscimento di entrambe le madri. Per quel che mi riguarda continuerò a farlo, perché ritengo che, in casi come questi, non ci sia margine di scelta tra quale delle due madri riconoscere e comunque la scelta è da farsi nell’assoluto interesse del bambino, che deve venire prima di qualsiasi dibattito politico”.

“Al momento – prosegue il sindaco – abbiamo ricevuto solo la trasmissione delle circolari, che personalmente ritengo siano interpretazioni forzate della legge. Non abbiamo avuto reprimende, come è avvenuto in altri Comuni e io continuerò a seguire l’indirizzo che ci siamo dati”.

E circa le petizioni circolanti e la manifestazione lanciata dai sindaci a Torino per il 12 maggio, afferma: “Sono in contatto con gli altri sindaci che in queste settimane si stanno mobilitando sul tema, devo dire che ci sono anche molti sindaci non di centrosinistra, che trascrivevano e che ritengono doveroso continuare a farlo e c’è una rete, anche in parte trasversale, dei sindaci che chiedono un intervento da parte del Parlamento. Ho sottoscritto l’appello del sindaco di Torino che è quello legato alla manifestazione del 12 maggio. Le mie convinzioni personali vanno anche oltre le mere disposizioni di legge, però queste rihchieste che vanno fatte sono il minimo indispensabile per tutelare i diritti dei bambini e delle bambine. Il 12 maggio sarò convintamente a Torino”.

Sul tema dei diritti dei bambini nati all’interno di coppie omogenitoriali e della trascrizione di questi atti con il riconoscimento di entrambi i genitori, abbiamo chiesto anche al sindaco di Lugo, Davide Ranalli, cosa ne pensa e come intenda comportarsi.

“A Lugo non abbiamo finora registrato figli di coppie omogenitoriali anche per il motivo che non ci sono state richieste di questo tipo – spiega Ranalli -. Ovviamente conosco la questione e sono in contatto con i sindaci che da tempo hanno avviato questo tipo di iniziativa, consapevole che questo tema coinvolge tutti e tocca i colleghi di tutti gli schieramenti”.

“Oramai – aggiunge – siamo abituati a vedere sindaci che aprono la strada sulle questioni che riguardano la vita delle persone a volte sostituendosi al potere legislativo. Se da una parte questo è indice di un coraggio e di una sensibilità che spesso connota gli enti locali, dall’altra il rischio è che, in qualche modo, non si responsabilizzi realmente il Parlamento a fare ciò che dovrebbe fare, anche sui temi etici”.

“Accade anche che queste iniziative vengano poi bloccate – conclude Ranalli -, perché senza una norma chiara il rischio è il conflitto di funzioni e poteri. Il Governo attuale pare avere le idee chiare e, come ho spesso avuto modo di dire, esprime la propria cifra conservatrice e matrice di destra anche su questi temi. Quindi, se tramite la mobilitazione dei sindaci, si può costruire un fronte trasversale che apra la strada a una legge, credo sia giusto esserci e anche manifestare non dimenticandosi che da sindaci e da dirigenti politici i diritti civili vanno tenuti sempre assieme con i diritti sociali, con il contrasto alla povertà e le sempre più fondamentali questioni ambientali”.

Commenti

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  1. Scritto da Francesco

    Quindi il nostro sindaco invece di rispettare le leggi rispetta le sue convinzioni, mi hanno insegnato a protestare ma anche rispettare, quindi secondo le mie convinzioni non pagherò l’acqua a H.E.R.A monopolista di tale servizio!!!

  2. Scritto da MC

    Bravo.
    Mi pare logico che un rappresentante dello Stato violi le sue leggi e se ne vanti.
    In un mondo normale decadenza immediata da ogni carica pubblica.

  3. Scritto da Piemme

    Bene fa il nostro Sindaco a trasgredire ciò che questo governo in modo ideologico non vuole riconoscere, non ho ben capito come il governo centrale affronti il riconoscimento dei bambini nati usando la maternità surrogata da parte delle coppie eterologhe, nascite che sono il 90% del totale delle maternità surrogate. Questo governo sembra Bastian Contrario, come si dice ama sparare c…..e tutti i giorni, pur di distruggere ciò che è una cosa consolidata. Prima di tutto i diritti dei bambini.

  4. Scritto da jack

    il nostro Sindaco segue le normative europee, quell’europa dove chiediamo soldi e non riusciamo nemmeno a fare progetti fattibili per spenderli se non quello del ponte sullo stretto di Messina. Dal rancore dei commenti che leggo sembra che stare al governo non vi basti, ma vi coniglio di godervelo questo momento perchè poi le cose potrebbero cambiare e magari ……

  5. Scritto da Francesco

    Ecco, sono arrivate anche le minacce, chi scrive, non afferma che la legge è giusta, ma che le leggi vanno rispettate,poi per quanto riguarda i fondi pnrr vorrei ricordare che sono decenni che dobbiamo restituire fondi europei x mancanza di progetti,da regioni di dx e sx! Per il ponte sullo stretto lo metteremo sul conto del ponte di gratta coppa!!!!

  6. Scritto da Claudio M.

    Non entro nel merito della questione, ma voglio solo dire che se un sindaco di destra avesse trasgredito a un governo di sinistra avremmo Ravenna Notizie, La Stampa; Repubblica, Il Messaggero, La 7, Anpi, Il popolo Viola,le Sardine, i Girotondi, Se non ora quando, ecc. a fare la rivoluzione.