LA POSTA DEI LETTORI / La Festa Nazionale dell’Unita sarà la solita passerella dei politici?
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Tra pochi giorni qui a Ravenna inizia la Festa Nazionale dell’Unità: che sarà di questa festa? La solita passerella di uomini politici che su un palco rispondono a un giornalista o a qualcuno che li interroga, poi su cosa? Nessun dialogo con i presenti, uno schema che si ripete senza nessun confronto con le persone che ascoltano, con i loro umori, con i loro pensieri e con le loro critiche?
Insomma una dialettica muta e spenta, distante dalla vita delle persone. Guardiamo cosa è successo in questi giorni a Genova e sentiamo l’ovazione ai due vice presidenti Di Maio e Salvini di quel popolo che noi spesso a sinistra definiamo solo regressivo e populista. Intanto dopo tanti anni sparisce la sinistra che non si interroga più sulla vita delle persone e quando si interroga fa scelte politiche e di fatto neoliberiste, lontane dalla vita concreta, dai dolori, dall’emarginazione e dallo sfruttamento di molti connazionali giovani o vecchi che siano e molto distanti da ciò che una volta chiamava il suo popolo.
Ivano Mazzani