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RAVENNA FERMO IMMAGINE / 12. Chi è ritratto accanto a Teodora e Giustiniano nei cortei imperiali in San Vitale? Un’ipotesi

L’identità dei personaggi che circondano Giustiniano e Teodora nei cortei imperiali in San Vitale ha dato luogo ad una serie di ipotesi, nessuna delle quali è stata comunemente accettata dalla storiografia. Intendo qui riepilogare i risultati condivisi e fornire ulteriori dati offerti dagli studi più recenti. 

Inizierei senz’altro con la proposta avanzata dal bizantinista Salvatore Cosentino in un saggio che compare nel corpo della miscellanea di studi in memoria di Patrizia Angiolini Martinelli, nel 2005. I motivi che hanno indotto lo studioso a prendere le distanze dalla più consolidata tradizione interpretativa possono essere riassunti in quest’ordine:

  1. nessuno o quasi dei ritratti imperiali “di gruppo” di età tardo antica raffigura l’imperatore con persone che non siano membri della sua famiglia;
  2. in San Vitale i dignitari alla sinistra di Giustiniano (per chi guarda) occupano uno spazio in maniera quasi paritetica all’imperatore distinguendosi da lui solamente per la posizione d’appoggio dei piedi e la diversa clamide (il mantello);
  3. se i pannelli imperiali vennero portati a termine tra il maggio 540 e il 544 (anno della morte del vescovo Vittore) non bisogna dimenticare che nell’estate del 542 Belisario era caduto in disgrazia agli occhi di Giustiniano per aver proferito parole poco cortesi nei confronti dell’Augusta;
  4. Giustiniano e Teodora sono raffigurati nell’atto di offrire rispettivamente una patena d’oro (piattello a largo orlo usato per coprire il calice e per contenere l’ostia, prima e dopo la consacrazione) e un calice alla nuova basilica. Il donare è un comportamento naturale della persona imperiale che in tal modo imita ed emula l’amore di Dio per gli uomini. Belisario non può ovviamente essere fatto partecipe di una simile qualità;
  5. a Ravenna esistevano modelli di immagini imperiali da cui trarre spunto: celebre fra tutte, la chiesa di San Giovanni Evangelista costruita da Galla Placidia, che presentava come motivi centrali, sia la rappresentazione corale della famiglia teodosiana, che il tema dei doni offerti dai sovrani a Dio.

L’ipotesi che anche i pannelli imperiali in San Vitale possano aver raffigurato, assieme a Giustiniano e Teodora, altri membri della loro famiglia appare senza dubbio percorribile, sia sotto il profilo della prassi della ritrattistica imperiale di età tardo antica (secondo la lezione di Grabar), sia sotto quello dei modelli già esistenti a Ravenna, che avrebbero potuto influenzare l’orientamento dei committenti di San Vitale.

Giustiniano
Teodora San Vitale

QUALI MEMBRI DELLA FAMIGLIA IMPERIALE?

Giustiniano e Teodora, è noto, non ebbero figli, ma in compenso furono circondati da sorelle, cugini e nipoti.

Teodora e Comitò

Teodora con al fianco Comitò?

San Vitale

San Vitale e Comitò?

NEL CORTEO DI TEODORA. “… Le due figure femminili alla destra dell’imperatrice, che per il loro abbigliamento si distinguono nettamente dalle altre dame, sono ritratte con lineamenti del volto che sembrano evidenziare una loro differenza di età. Questo particolare ben si legherebbe alla biografia delle sorelle di Teodora, essendo Comitò più anziana rispetto sia a Teodora, sia ad Anastasia, la minore. Soffermiamoci un momento sul dettaglio, sconosciuto ai più, che pare unire San Vitale, il santo titolare della basilica e Comitò, la sorella maggiore. Se Comitò era già scomparsa al tempo della composizione musiva, il tessuto che unisce il martire Vitale a Comitò genera un rispecchiamento tra i due e la gloria dell’uno allude alla grandezza umana dell’altra, che Teodora certamente amò in vita e in questo pannello celebra nella glorificazione della propria famiglia.”

Giustiniano

I personaggi alla sinistra di Giustiniano

NEL CORTEO DI GIUSTINIANO. Se Teodora era ritratta insieme alle sorelle e ai nipoti, quali sono i personaggi del pannello di Giustiniano? L’imperatore aveva una sorella, Vigilanza, che andò sposa ad un oscuro individuo, di cui non conosciamo neppure il nome. Non restarono oscuri però i figli della coppia, soprattutto il primogenito Giustino, che nel 562 era cura palatii (responsabile delle residenze imperiali) e nel 565, alla scomparsa di Giustiniano suo zio, indossò la porpora, quando era ormai già abbastanza maturo. Potrebbe essere lui il giovane che si pone tra i soldati palatini e il dignitario leggermente barbato.

Inoltre Giustiniano aveva tre cugini, Germano, Boraides e Giusto, tra i quali il primo era sicuramente il più importante tra i parenti dell’imperatore. Germano ebbe una carriera militare non meno prestigiosa di quella di altri famosi condottieri giustinianei: vincitore nella penisola balcanica, in Africa, Moldavia e Ucraina. La sua presenza “ravennate” ci interessa perché nel 550 venne nominato capo di stato maggiore nella guerra contro gli ostrogoti e proprio in vista della sua spedizione contro Totila, sposò in seconde nozze Matasunta, figlia di re Vitige. Non riuscì però a raggiungere Ravenna perché morì a Sardica per una febbre improvvisa.

Nel pannello del corteo imperiale, in considerazione dello stretto rapporto di parentela con Giustiniano e della sua statura militare, lo potremmo dunque identificare con il personaggio leggermente barbato che sta alla sinistra dell’imperatore.

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