Grazie a nonno Giuseppe e al Rotary di Ravenna un orto a km zero alla scuola media Ricci Muratori

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Nel corso dell’anno scolastico 2023-24 nella Scuola secondaria di primo grado Ricci Muratori di Ravenna ha preso il via il progetto “A scuola nell’orto” che ha trasformato una parte del giardino scolastico in un orto a km zero.

“Nei cassoni in legno posizionati negli spazi esterni dell’istituto, gli alunni hanno visto crescere ravanelli, lattuga, porri e fragole oltre che le loro conoscenze e autonomie – spiegano dalla scuola -. La didattica per competenze e l’inclusione scolastica sono state le fondamenta del progetto che coinvolge ragazzi, insegnanti ed educatori, i quali si sono alternati nella realizzazione e cura dell’orto, dalla semina ai primi raccolti”.

Grazie al Rotary Club di Ravenna che ha donato una prima fornitura di cassoni in legno, di alcune piantine e di un’applicazione digitale che permette la gestione pratica delle attività, ma grazie anche all’esperienza del signor Giuseppe nonno volontario, gli alunni hanno potuto cimentarsi nella coltivazione di diversi ortaggi, hanno imparato a conoscere la stagionalità dei prodotti agricoli e le strategie del risparmio idrico. Hanno inoltre realizzato ricerche ed elaborati digitali, disegnato il logo del progetto e costruito strumenti di lavoro con oggetti di riuso (le taniche di plastica sono diventate annaffiatoi, i vecchi pennarelli sostegni per le etichette, la carta da buttare spaventapasseri…).

La referente del progetto, prof.ssa Laura Pagliai, crede molto in questa esperienza laboratoriale che possiede un forte potere inclusivo. “A scuola nell’orto” è uno strumento didattico che permette di coltivare il piacere di imparare, di stare insieme e collaborare per creare qualcosa di comune, promuove lo sviluppo di abilità sociali che consentono l’interazione con gli altri, migliora la motivazione all’apprendimento e favorisce processi di attenzione e concentrazione. L’inclusione delle diverse capacità di ogni studente risulta fondamentale e permette di sperimentare la soddisfazione di aver partecipato attivamente alla buona riuscita di un progetto comune, dando il proprio contributo personale. L’orto didattico rappresenta uno strumento che stimola conoscenze, abilità e competenze, permettendo di affrontare le materie curricolari sul campo (dalla geometria alle scienze, alla matematica, alla geografia, alla storia, alla tecnologia…), richiamando alle “competenze attese non ascrivibili ad una singola disciplina, ma che assumono valenze trasversali per evitare superficiali e improduttive aggregazioni di contenuti teorici e per sviluppare processi di interconnessione tra saperi disciplinari ed extradisciplinari”. Permette inoltre, riflessioni sul tema degli sprechi alimentari e sulle buone pratiche relative alla salute, trasmette l’attenzione per l’ambiente, per la necessità di uno sviluppo equo e sostenibile, rispettoso dell’ecosistema, nonché di un utilizzo consapevole delle risorse ambientali e fa conoscere agli alunni gli effetti del degrado e dell’incuria.

“In una fascia d’età non sempre facile, nella quale gli strumenti tecnologici la fanno da padrone, riconnettere i ragazzi all’ambiente naturale che li circonda e farli lavorare insieme in maniera costruttiva favorisce l’assunzione di responsabilità nel prendersi cura di una creazione condivisa” commentano dalla scuola.

“Il laboratorio “ A scuola nell’orto”, grazie alla lungimiranza del nuovo dirigente scolastico dell’I.C. Ricci Muratori, Paolo Ciuffoli, rappresenta l’inizio di un percorso che può andare oltre i confini della scuola, promuovendo la formazione della persona nel rispetto della propria individualità, attraverso il riconoscimento dei propri interessi e delle proprie attitudini” concludono.

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