Aggiornamento Coronavirus. Sono 870 i casi positivi in Emilia-Romagna: a Ravenna 8 casi foto

5 casi più di ieri - Si tratta di tre pazienti donne e di due uomini; uno solo di essi, maschio, è ricoverato all’Ospedale di Ravenna, sebbene le sue condizioni non siano gravi

Aggiornamento della Regione ER delle ore 17:30 di venerdì 6 marzo

In Emilia-Romagna sono complessivamente 870 i casi di positività al Coronavirus, 172 in più rispetto all’aggiornamento di giovedì 5 marzo. Si conferma anche oggi che si tratta in maggioranza di persone che presentano un quadro clinico non grave, con sintomi modesti o addirittura privi di sintomi.

366 sono i pazienti in isolamento a casa perché non necessitano di cure ospedaliere, 397 ricoverati sono in reparto52 quelli invece ricoverati in terapia intensiva (20 in più rispetto a ieri): circa il 6% dei positivi.

Sono 16 i pazienti “clinicamente guariti”, cioè pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, diventano asintomatici: ieri erano 10.

Purtroppo, sono saliti a 37 i decessi (7 più di ieri). I 7 nuovi decessi riguardano 5 piacentini: 4 uomini, rispettivamente di 77, 82, 83 e 85 anni e una signora di 94, tutti deceduti al nosocomio di Piacenza; due donne della provincia di Parma, di 84 e 68 anni, decedute all’ospedale di Parma. La grande maggioranza delle persone decedute aveva patologie pregresse, a volte plurime; per un decesso sono invece ancora in corso gli approfondimenti.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:

  • 426 casi a Piacenza (48 in più rispetto a ieri)
  • 180 casi a Parma (31 in più)
  • 93 casi a Rimini (25 in più)
  • 73 casi a Modena (28 in più)
  • 44 casi a Reggio Emilia (13 in più)
  • 41 casi a Bologna (22 in più)
  • 8 casi a Ravenna (5 in più rispetto a ieri)
  • 4 casi a Forlì-Cesena (nessuno in più rispetto a ieri)
  • 1 primo caso in provincia di Ferrara

LA PRECISAZIONE DEL COMUNE DI RAVENNA SUI 5 NUOVI CASI

Rispetto ai nuovi 5 casi di Coronavirus accertati in provincia di Ravenna, le autorità precisano in primo luogo che tutti hanno avuto origine a seguito dei contatti con pazienti e aree in cui il virus era già presente, sia fuori regione sia in regione.

Si tratta di tre pazienti donne e di due uomini; uno solo di essi, maschio, è ricoverato all’Ospedale di Ravenna, sebbene le sue condizioni non siano gravi. Gli altri quattro pazienti sono seguiti a livello domiciliare, in regime di quarantena volontaria, in quanto le loro condizioni sono buone: privi di sintomi o con sintomi in remissione. Come di consueto è stata immediatamente avviata l’indagine epidemiologica per individuare i contatti stretti di questi pazienti, da collocarsi a loro volta in quarantena domiciliare volontaria, con sorveglianza attiva da parte del personale del Dipartimento di Sanità pubblica di Ravenna dell’Ausl Romagna. Tale misura ed il relativo monitoraggio continuo, proseguirà per i prossimi 14 giorni ed è mirata, oltre che alla sicurezza sanitaria degli utenti, al contenimento della diffusione del virus.

IL DECRETO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 4 MARZO IN SINTESI

Ecco le principali misure di prevenzione e di contrasto alla diffusione del Coronavirus in vigore e contenute nei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri firmati il 4 marzo (e in precedenza l’1 marzo).

➡️ EVENTI E SPETTACOLI
📌Fino al 3 aprile sospese le manifestazioni, gli eventi, gli spettacoli, i congressi e i convegni di qualsiasi natura sia in luogo pubblico che privato. Sono quindi sospesi:
☑️cinema
☑️teatri
☑️discoteche

➡️ SPORT
📌Fino al 3 aprile sospese eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. È consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico.

➡️ NIDI, SCUOLE E UNIVERSITÀ
📌Fino al 15 marzo sospesi i servizi educativi dell’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.

➡️ STRUTTURE SANITARIE
📌Fino al 3 aprile divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto; l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.

➡️ MUSEI E LUOGHI DI CULTURA
Musei e luoghi di cultura sono aperti solo a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metro fra di loro.

➡️ BAR, PUB E RISTORANTI
Svolgimento delle attività di bar, pub, ristorazione a condizione che il servizio sia effettuato per i soli posti a sedere; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metro fra di loro.

➡️ ATTIVITÀ COMMERCIALI
Apertura di tutte le altre attività commerciali a condizione che vengano adottate misure organizzative tali da consentire l’accesso con modalità contingentate o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metro fra di loro.

MISURE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE

Per chi ha soggiornato in zona a rischio 
Chiunque negli ultimi quattordici giorni abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato e abbia sostato nei comuni della zona rossa, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’Ausl nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta (si possono chiamare il 112 o il numero verde regionale 800 033 033)

Raccomandazione ad anziani e malati cronici 
È fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o particolari di evitare di uscire di casa fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

LE 11 REGOLE DA SEGUIRE PER DIFENDERSI DAL CORONAVIRUS

1)  Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.

2)  Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.

3) Evitare abbracci e strette di mano.

4) Mantenere, nei contatti sociali, la distanza interpersonale di almeno un metro.

5) Igiene respiratoria: starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.

6) Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva.

7)  Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

8)  Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.

9)   Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.

10)  Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

11) Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

IL NUMERO VERDE REGIONALE: 800.033.033

IL NUMERO TELEFONICO NAZIONALE: 1500

 

LINK UTILI:

  • www.salute.gov.it
  • www.regione.emilia-romagna.it
  • www.auslromagna.it