Ravenna. Appuntamento con Incanto Dante il 5 settembre alla Basilica di San Francesco

Domenica 5 settembre alle ore 21.15, presso la Basilica di San Francesco di Ravenna, il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali e la Cappella Musicale apriranno il sipario con l’ultimo appuntamento di “Incanto Dante”. La rassegna, cominciata nel 2018, ha reso la Divina Commedia protagonista indiscussa di innumerevoli serate che hanno saputo portare i testi danteschi ad un pubblico ampio e vario. Letta integralmente grazie all’aiuto di attori del teatro ravennate e con il commento della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco, si è presentata in una formula congeniale per tutti. Coinvolgente e appassionante. Il viaggio del Poeta elaborato per poter unire vari settori artistici (poesia, musica, pittura) e per diffondere la cultura su ampia  scala. Dante che esce dai confini della letteratura. Si tratta di un progetto che va ben oltre la semplice celebrazione o commemorazione. Ha, come  scopo finale, lasciare al pubblico l’essenza delle idee che il più grande autore della nostra cultura ha  espresso nella sua opera. Lasciare Dante, in poche parole.

Nella sera di domenica, alle 21.15, Consuelo Battiston e Chiara Lagani leggeranno (anzi, interpreteranno) i canti XXXI, XXXII, e XXXIII del Paradiso.

Il primo canto dell’appuntamento vede i due protagonisti nell’Empireo. L’Alighieri, stupito e abbagliato, continua a contemplare la candida rosa dei Beati. Riesce ad osservare l’intero Paradiso con una semplice occhiata ma, non appena si volta verso la Donna Amata per porgerle i suoi dubbi, si ritrova  affiancato da un uomo anziano: San Bernardo. Egli invita il mortale a volgere lo sguardo lungo la rosa per completare il suo viaggio verso Dio preparandosi alla visione della Sua mente. Maria, che si trova sullo scranno più alto, lo aiuterà ad ottenere questa grazia. Sempre rimanendo nell’Empireo, nel canto successivo, San Bernardo illustra al Poeta la disposizione delle anime nella rosa. Poi compare l’Arcangelo Gabriele che intona un canto per la Vergine. Il tempo sta per scadere, per cui Bernardo invita Dante a rivolgere la preghiera e ottenere l’intercessione per giungere alla mente del Creatore. Infine, l’uomo riesce a vedere l’unità dell’Universo, i misteri della Trinità e dell’incarnazione. Egli si ritrova come folgorato e avverte il supremo appagamento del suo desiderio.