Capit ricorda Tonino Guerra: una serata in poesia e musica con Nevio Spadoni e Stefano Martini

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Mercoledì 17 agosto alle ore 21,00 presso lo stabilimento balneare Luana Beach di Marina di Ravenna (Via Lungomare 80), si svolgerà la serata dedicata alla rassegna Un poeta da ricordare. A dieci anni dalla scomparsa di Antonio (Tonino) Guerra, venuto a mancare il 21 marzo 2012, primo giorno di primavera e giornata mondiale della poesia, Nevio Spadoni illustrerà con letture ed un intervento critico l’opera dell’amico poeta. Accompagneranno le letture gli interventi musicali di Stefano Martini.

La passione per la poesia nasce nel giovane Tonino durante la terribile esperienza vissuta nel campo di concentramento di Troisdorf in Germania. Uscito dal campo, incoraggiato dall’amico Gioacchino Strocchi, scrive La farfàla, versi memorabili che tradotti in italiano suonano: “Contento, proprio contento sono stato tante volte nella vita, ma più di tutte, quando mi hanno liberto in Germania che mi sono messo a guardare una farfalla senza la voglia di mangiarla”. Ha poi fatto seguito una produzione letteraria nella quale il poeta narra l’allegoria di un mondo contadino in declino che cede il passo ad una nuova era, quella dell’industria e delle fredde macchine, rimpianto per una cultura definitivamente tramontata: è la stessa denuncia fatta da Pier Paolo Pasolini, tra l’altro scopritore di Guerra.

E, ancora con Pasolini, l’affabulatore Guerra è convinto che il cosiddetto progresso sia falso; è piuttosto sviluppo tecnologico che ha livellato, omologato, reso l’uomo “adorante di stupidi feticci” attanagliato nelle brame di bisogni indotti da uno sfrenato consumismo, definito dal poeta di Casarsa “rovina delle rovine”.

Poeta e narratore, Tonino ha vissuto i suoi ultimi anni a Pennabilli nelle Marche, centro del Montefeltro che gli ha dedicato la cittadinanza onoraria. Considerato come colui che ha inaugurato la poesia dialettale del secondo Novecento in Romagna, è però riduttivo parlare di Tonino Guerra solo come poeta, perché è stato sceneggiatore con i più grandi registi italiani e stranieri, tra i quali Federico Fellini, ma anche Antonioni, De Sica, Monicelli, i fratelli Taviani, Tarkovskij, Wenders, Angelopoulos.

Nevio Spadoni, poeta e drammaturgo ravennate, per i suoi testi poetici e teatrali ha avuto diversi riconoscimenti tra i quali, per citare i più recenti, i Premi Lanciano e G.Gozzano. Nel 2018 è stato premiato in Campidoglio con il premio speciale per Poesie1985-2017. Tra i titoli del 2021 si possono annoverare il Premio alla carriera per la Poesia dialettale Salva la tua lingua locale e il Premio Pietro Giannone per la raccolta poetica inedita nei dialetti d’Italia L’incòẓan. Il nome di Nevio Spadoni compare inoltre in diverse antologie italiane e straniere.

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