Potere al Popolo: la candidata Marta Collot ha incontrato i cittadini di Ravenna

Oggi, 8 gennaio, Marta Collot, candidata alla carica di presidente della regione Emilia-Romagna per la lista Potere al popolo alle elezioni regionali del 26 gennaio, ha incontrato la stampa e i cittadini al mercato di Ravenna.

Marta Collot
Marta Collot

Il programma

Sono tre i punti salienti del programma di Potere al Popolo, illustrati dalla candidata e esposti anche sul loro sito:

Sul lavoro: SALARIO MINIMO DI 9 EURO/H “come criterio indispensabile per aziende, cooperative e cordate che vogliano partecipare a qualsiasi appalto in regione. È urgente ribaltare la logica incentrata su migliaia di privatizzazioni che trasformano i diritti in lusso e i cittadini in clienti, rimettendo invece al centro istituzioni pubbliche forti e inchiodando gli imprenditori alle proprie responsabilità. Noi pretendiamo un welfare pubblico che non sia più in via di dismissione ma miri alla ri-nazionalizzazione dei servizi”.

Sull’ambiente: ABOLIZIONE DELLA LEGGE REGIONALE URBANISTICA, “che incentiva il consumo di suolo e la speculazione immobiliare. La sfacciataggine dei governanti rispetto ai milioni di giovani e non, che stanno in questi mesi scendendo in piazza per un cambio radicale di politiche sul clima e sulla tutela dei nostri territori fa rabbrividire. Nelle nostre città, nelle province, le opere in cantiere devono essere quelle per un trasporto pubblico razionale e popolare, dello sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica e della riqualificazione pubblica dell’esistente. Non c’è bisogno di altro cemento, c’è bisogno di riconversione”.

Sui servizi: L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA PRODUCE ESCLUSI FUORI E DENTRO LA REGIONE, “perché è un ulteriore tassello dello smantellamento del servizio pubblico sanitario e scolastico. Questa secessione che si vorrebbe “soft” non è quella delle regioni ricche nei confronti di quelle povere, su cui già avremmo molto da ridire, ma è la secessione dei ricchi contro gli sfruttati, gli emarginati, gli esclusi da un reddito decente, dai processi decisionali, dai servizi che sempre più sono appannaggio del mercato privato. Troppe volte abbiamo assistito all’utilizzo del pubblico per i propri interessi, la regionalizzazione della sanità ha riempito i giornali di scandali in tutta Italia: è tempo di invertire la rotta”.

Commenti

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  1. Scritto da elio

    sul lavoro…a molti di noi operatori stagionali vengono fatti contratti autonomi occasionali, che significa che non abbiamo diritto di ne alla pensione ne alla disoccupazione “naspi”, cercate di rimediare a questo contratto scritto male.