Piscina. Panizza (Gruppo Misto) chiede di annullare il progetto di riqualificazione. “Si preveda anche una gestione pubblica”

Il consigliere del Gruppo Misto, Emanuele Panizza, ha inviato un question time al consiglio comunale per discutere della questione “impianti sportivi ed emergenza pandemia da covid 19”.

Sostanzialmente la richiesta è quella di convocare una commissione urgente per valutare le criticità del progetto del nuovo palazzetto dello sport alla luce dell’emergenza Covid 19 e di possibili nuove epidemie o emergenze sanitarie. Inoltre, si chiede che venga immediatamente annullata la procedura in corso di progetto di finanza ad iniziativa privata relativa alla costruzione della nuova piscina comunale e che venga invece attivata una nuova procedura ad iniziativa pubblica che dia una risposta a tutte le necessità della cittadinanza “anche in situazioni emergenziali come quella che stiamo affrontando adesso e che la gestione stessa, in caso di necessità, possa essere condotta dall’amministrazione comunale per evitare conflitti d’interesse che privilegino l’aspetto economico privatistico rispetto alla salute pubblica e alle sue funzioni sociali”.

“La piscina comunale- spiega Panizza – è al servizio di atleti professionisti, atleti amatoriali, persone di tutte le età che vi svolgono attività motoria, persone che devono svolgere attività fisioterapica e istruttori per l’insegnamento del nuoto e altre attività ad esso correlato ed il loro mantenimento. Dopo più di due mesi di chiusura, quando le istituzioni hanno concesso la riapertura degli impianti per poter far svolgere almeno l’attività sportiva agli atleti professionisti in primis (dimenticandosi colpevolmente quelle persone che ne hanno bisogno per motivi di salute), di fatto i gestori privati si sono rifiutati perché con la riduzione delle attività autorizzate e di conseguenza dell’utenza, i costi avrebbero di gran lunga superato i ricavi”.

C’è dunque da ripensare, secondo il consigliere del Gruppo Misto, tutto il discorso inerente gli impianti sportivi: “è compito e dovere dell’amministrazione pubblica fornire una serie di servizi per la salute ed il benessere psicofisico della cittadinanza anche se ciò rappresenta solo un puro costo, così come lo è il sistema sanitario nazionale – sostiene il consigliere nel suo question time -. A Ravenna è attualmente in costruzione nelle sue fasi iniziali il nuovo palazzetto da sei mila posti e siamo in attesa che la giunta approvi il progetto della nuova piscina, ma alla luce della nuova realtà che stiamo vivendo, è indispensabile ripensare ad entrambi gli investimenti per renderli compatibili e idonei ad essere utilizzati anche in situazioni emergenziali. Tra l’altro sono disponibili cospicui fondi europei e statali per progetti inerenti nuovi impianti sportivi e che molto probabilmente dovrebbe essere facile potervi attingere visto che attualmente non ne esistono di pienamente adeguati in assoluto”.

Dunque, è importante per il consigliere che nell’ottica di un ripensamento generale sulla gestione e sulle funzioni degli impianti sportivi locali, in primis le piscine comunali, “che la gestione stessa, in caso di necessità, possa essere condotta dall’amministrazione comunale per evitare conflitti d’interesse che privilegino l’aspetto economico privatistico rispetto alla salute pubblica e alle sue funzioni sociali”.